sabato 20 luglio 2013

La permacultura



La permacultura è un metodo di coltivazione naturale che si basa sul principio che la natura è perfetta e mantiene tutto in equilibrio.  Significa agricoltura permanente e sostenibile, che segue i cicli e gli ecosistemi della natura.

Uno dei principi fondamentali della permacultura è quello in base al quale tutti gli elementi di un sistema interagiscono tra loro reciprocamente. Si potrebbe dire che la permacultura  è l’interazione consapevole fra uomo e ambiente, con l’applicazione di un’ agricoltura olistica che nella sua realizzazione tiene conto di vari elementi come l’architettura del paesaggio con creazioni di terrazze, siepi frangivento, giardini d’acqua, stagni e bacini di raccolta dell’humus, l’introduzione di alberi e arbusti, la coltivazione di piante d’acqua e l’allevamento di animali, l’apicoltura e la coltivazione di piante officinali.

La permacultura ha una base etica e tre principali linee guida che sono:


  1. -          La cura della terra, riconoscendo il valore e la complessità degli ecosistemi, intervenendo senza danneggiare ma ripristinando gli equilibri ambientali.
  2. -          La cura degli esseri umani, soddisfacendo i bisogni fondamentali come cibo, abitazione, istruzione, lavoro soddisfacente e rapporti sociali senza pratiche distruttive.
  3. -      La riduzione dei consumi, condividendo le risorse in eccesso in modo equo con tutti.


La permacultura è un approccio nella gestione del territorio che mira ad ottenere ambienti umani sostenibili in cui animali, piante ed esseri umani vivono integrati, come ad esempio negli eco-villaggi.

La permacultura non è quindi solo una serie di teorie e di metodi, ma un modo di pensare flessibile, consapevole, ecosostenibile ed in armonia con l’ambiente, che si basa sul fatto che tutto influenza tutto, si tratta solo di capire le relazioni fra i vari elementi. Si tratta di agire “con” la natura e non “contro”, si tratta di capire che ogni elemento di un ecosistema svolge molte funzioni  e si può cercare di sfruttarne tutte le potenzialità, si tratta di favorire la biodiversità e minimizzare l’apporto esterno di energia, utilizzare le risorse del luogo, riciclare e riutilizzare il più possibile.

Importante è capire come fanno i cicli naturali a ripetersi instancabilmente nel tempo, in che modo la fertilità di un bosco naturale si rinnova senza bisogno di lavorazioni e apporto di concime; dall’osservazione di tutto ciò nasce la permacultura che, prendendo ad esempio gli ecosistemi naturali, punta a creare colture pluriennali caratterizzate da bassi consumi idrici ed energetici con riduzioni al minimo di  lavorazioni.

La permacultura è applicabile anche negli orti domestici: l’orto in permacultura non è a filari, ma aiuole, con rampicanti e fiori misti a verdure in un mix colorato; non è un orto ordinato come siamo abituati a vedere ma, nell’apparente caos, ha un suo ordine creativo, che onora la vita e la complessità del nostro Mondo.

Il libro  Guida pratica alla permacultura di Sepp Holzer è un'ottima guida pratica per l'applicazione della permacultura in giardini, orti e frutteti
 

                                                       

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