domenica 25 ottobre 2015

L'albero delle fate

Oggi vi presento un progetto di riciclo creativo realizzato da Mauro, mio marito.
E' da un po' che voglio mostrarvelo ma tra una cosa e l'altra finora avevo tralasciato di farlo.

Sto parlando dell'Albero delle Fate, questo è il nome che gli ha dato il suo creatore e si tratta di un candelabro da esterni con tante piccole luci da sembrare appunto un ramo abitato dalle fate.

Qualche settimana fa qui da noi c'è stato un forte vento che purtroppo lo ha praticamente distrutto e così ho pensato che almeno meritava di essere mostrato, anche per ispirare qualcun'altro!

Eccolo qui....




Per realizzarlo è stato utilizzato un ramo del nostro enorme olmo, frutto di una potatura, delle bacchette di legno, del fil di ferro, dei barattolini di vetro riciclati, i fondi delle lattine e un po' di smalto colorato.

Il progetto prevedeva d'inserire il ramo nel foro centrale di un tavolo da giardino, il foro concepito per l'asta di un ombrellone. Si deve considerare che almeno un terzo del ramo resterà sotto il tavolo per bilanciare la parte superiore quindi si dovrà assottigliare la parte inferiore affinché passi per il foro fino a raggiungere il gradino d'arresto; per questo passaggio mio marito ha usato un coltello da lavoro.

Una volta scortecciato il ramo e preparato come sopra, sono stati praticati dei fori per inserire le bacchette laterali. Sulle bacchette, tagliate di lunghezze progressive, sono state fatte delle scanalature alle estremità con una lima tonda, in maniera da poter fermare il fil di ferro che regge i vasetti di vetro. Sono quindi state inserite le bacchette nei fori e le giunture sigillate con colla vinilica.

Il tutto è stato verniciato con un impregnante all'acqua color noce e rifinito con vetrificante per proteggerlo dagli agenti atmosferici.



Si è quindi passati a modellare il fil di ferro per reggere i barattolini, ecco le varie lavorazioni....


E infine son stati fatti i coperchietti con i fondi delle lattine. 
I coperchietti sono stati pensati sia perchè in caso di pioggia non si riempissero d'acqua i vasetti con le candele, sia per riflettere la fiamma delle candele accese creando così maggiore luminosità.
Il fondo di ogni lattina è stato tagliato con una forbice da lattoniere, i bordi sono stati appiattiti con una pinza e sono stati praticati due fori per il passaggio del fil di ferro. Le lastre così ottenute sono state battute con un martello su una forma scavata nel legno per renderle concave e infine verniciate con smalti colorati.




A questo punto sono stati assemblati i coperchietti con i barattolini e fissati con il fil di ferro, creando un piccolo decoro all'estremità.



Ed ecco l'albero delle fate terminato con le candeline tea light!
Bravo Mauro!



Avete visto come si può creare, con un po' di fantasia e creatività, un oggetto utile, decorativo e assolutamente unico riciclando materiali altrimenti da gettare?
Vi piace?
A me piaceva molto e mi è molto dispiaciuto che il vento l'abbia rotto :-(
Beh, comunque ce lo siamo goduto tutta l'estate :-)

E poi, come ha detto Mauro, in ogni caso rientra nei cicli della Natura che le cose si trasformino.
Gli alberi crescono e poi muoiono e cadono, la sabbia diventa pietra e la roccia diventa ghiaia.
Anche le montagne non restano immutate nel tempo.
Il piacere del fare è stato superiore al piacere dell'usare; i materiali erano già stati adoperati per altri scopi e le parti superstiti saranno usate per altri progetti.
Nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma. :-)

lunedì 12 ottobre 2015

Essiccare, che passione!



Cos'è l'essiccazione?
L'essiccazione è uno dei più antichi metodi di conservazione del cibo ed è uno dei pochi metodi di conservazione che permette di mantenere inalterati i valori nutritivi degli alimenti. 
La disidratazione di frutta, verdura, funghi, erbe e tutto quello che ci suggerisce la nostra fantasia ci consente di conservare gli alimenti mantenendone pressochè intatte le componenti nutritive ed organolettiche come vitamine e sali minerali.
L'essiccazione ci permette di conservare frutta e verdura tipicamente estive, magari coltivate nel nostro orto e gustarle anche in pieno inverno.

Essiccare al sole o con l'essiccatore?
I cibi possono essere essiccati al sole oppure con appositi essiccatori.
Il metodo solare comporta qualche rischio per alcuni cibi che richiedono lunghi tempi di essiccazione, come i pomodori, in quanto presuppone che ci sia il sole ed un basso tasso di umidità nell'aria per parecchi giorni di seguito e richiede che i cibi in fase di essiccazione vengano ritirati all'asciutto durante la notte perchè l'umidità rischierebbe di formare muffe. Inoltre essiccare i cibi al sole richiede molto spazio ed è necessario che siano protetti dagli insetti e dalla polvere.

I miei pomodori essiccati al sole qualche anno fa

Gli essiccatori sono molto più pratici; sono apparecchi muniti di cestelli sui quali posizionare i cibi da essiccare con una ventola che immette aria calda a varie temperature a seconda del tipo di cibo.  Con l'essiccatore i tempi sono molto ridotti, i cibi sono al riparo da polvere e insetti, lo spazio necessario é minimo e non é necessaria la nostra attenzione durante la fase di essiccazione.

Essiccatore verticale o orizzontale?
Esistono essiccatori sia orizzontali che verticali.
Il flusso d'aria, leggermente riscaldata, ha la funzione di assorbire l'acqua dei cibi; nel caso degli essiccatori verticali, l'aria viene immessa dal basso verso l'alto, così che già ai primi cestelli si satura di umidità , impedendo la corretta essiccazione dei cibi posti nei cestelli superiori. Inoltre negli essiccatori verticali i cibi posti nei primi cestelli, se posizionati troppo fitti, impediscono all'aria di circolare correttamente verso i cestelli superiori.
Per questi motivi è sempre da preferire l'essiccatore orizzontale, che permette un'essiccazione più omogenea.

Cosa possiamo essiccare?
I cibi che si possono essiccare sono davvero tantissimi! 
Quando ho deciso di acquistare il mio essiccatore pensavo che avrei essiccato la frutta, la verdura (i pomodori, che adoro sott'olio, sono stati quelli che mi hanno convinta all'acquisto!) e qualche erba aromatica.
Quando ho iniziato ad usarlo mi sono invece resa conto che quello che si può fare con un essiccatore è davvero molto di più!
Si possono essiccare frutti come mele, banane, fichi, prugne, uva, ananas, pesche, mango, arance e verdure come pomodori, zucchine, peperoni, melanzane, sedano e zucche, ma anche funghi, pasta, erbe aromatiche come rosmarino, salvia, menta e origano e officinali come la calendula e la camomilla da utilizzare per fare gli oleoliti, scorze di arancia e di limone da triturare ed usare per aromatizzare i nostri piatti in cucina.
Ma non solo....con un essiccatore si possono fare le meringhe, le sfoglie di frutta o verdura, il dado vegetale granulare e persino crackers e fette biscottate!

Ora vi mostro alcune mie felici essiccazioni....


Fettine di banana in essiccazione
Banane essiccate

Fettine di mela in essiccazione
Mele essiccate
Mele essiccate al cioccolato
Banane essiccate al cioccolato
Cioccomele
Cioccobanane
Pomodori San Marzano
Pomodori in essiccazione
Pomodori secchi
Pomodori secchi sott'olio
Crackers ai semi di lino
Erbe aromatiche
Maggiorana
Menta

Scorza d'arancia
Calendula

E per finire una ricetta........una recente scoperta che mi ha lasciato senza parole......le meringhe vegane!


Non avrei mai pensato che si potessero fare le meringhe senza le uova, stentavo a crederci e invece, dopo aver provato sono rimasta senza parole....credetemi, il gusto è identico a quello delle meringhe tradizionali!
Si utilizza l'acqua di cottura dei ceci, che monta esattamente come l'albume dell'uovo e può quindi essere utilizzata per fare meringhe e mousse.

Ingredienti:
100 gr di acqua di cottura dei ceci
125 gr di zucchero a velo (zucchero grezzo di canna e amido di mais)
1 cucchiaio di succo di limone filtrato
1 cucchiaino di gomma di guar

Procedimento:
Montare l'acqua di cottura dei ceci fino a che non risulta bella corposa. 

Quindi aggiungere il succo di limone e lo zucchero e montare nuovamente per incorporarli. Aggiungere infine la gomma di guar, mescolare e, con l'aiuto di una sac a poche, formare le meringhe e posizionarle sui cestelli dell'essiccatore, rivestiti di carta da forno.


Azionare l'essiccatore e selezionare il programma a 60°. Le meringhe saranno pronte dopo circa 18-24 ore.

Questo qui sotto è l'essiccatore che ho io, l'ho acquistato dopo un lungo periodo di riflessione e dopo aver letto un bel po' di recensioni e opinioni su vari essiccatori in giro per il web......non è tra i meno costosi, ma vale davvero la pena fare questa spesa, credo sia tra i migliori essiccatori domestici. Io lo uso da circa un anno e mi trovo benissimo.
E voi essiccate i cibi? Usate l'essiccatore? Avete provato qualche ricetta particolare? Dai, condividete la vostra esperienza con l'essiccazione :-) 

venerdì 2 ottobre 2015

Campagna STOP TTIP

Eccomi nuovamente a parlare di TTIP.


Cos'è il TTIP? 
E' il Transatlantic Trade and Investment Partnership, ovvero un trattato di liberalizzazione commerciale transatlantico tra Europa e Stati Uniti che ha lo scopo di abbattere dazi e barriere doganali in modo da rendere più fluidi gli scambi commerciali tra i due continenti.

Perchè se ne parla tanto e perchè ne parlo nuovamente anche io? 
Perchè stiamo entrando in una fase cruciale e la prossima tornata dei negoziati è prevista a partire dal 19 ottobre a Miami. Perchè il TTIP non è soltanto un trattato commerciale, non è solo una questione di dazi, sotto c'è molto di più, questo trattato avrebbe dirette ripercussioni sulla nostra vita di comuni cittadini e quello che a livello locale finalmente sta andando nella giusta direzione della tutela dell'ambiente e della sostenibilità rischia di essere spazzato via dai giganteschi interessi dei potenti del mercato globale, influendo direttamente sullo scenario economico e sociale globale. Perchè è importante che tutti siano informati per potersi opporre a questo oscuro trattato e far sentire la propria voce.

Quali sono i rischi principali del TTIP?

Il TTIP è un accordo pensato per il business delle più grandi multinazionali del mondo, costruito appositamente sugli interessi delle aziende, che viene fatto passare come unica risposta immediata alla crisi europea e statunitense con fumose promesse di posti di lavoro. Se si concluderà questo negoziato saranno invece certamente messe a rischio le piccole imprese, le produzioni tipiche e gli standard agroalimentari.

I più grandi rischi di questo trattato sono:
  1. La rimozione delle norme ambientali. Un esempio può essere quello del petrolio derivato da sabbie bituminose, che produce il 23% in più di gas serra rispetto agli altri carburanti fossili e che non può venire importato nell'Unione Europea grazie ad una direttiva, contro la quale il governo americano si è opposto moltissimo; con il TTIP questo tipo di petrolio verrebbe liberamente importato anche in Europa aumentando così notevolmente le emissioni carboniche con conseguenze devastanti per il pianeta.
  2. La rimozione delle norme sulla sicurezza alimentare e cosmetica. Alcuni trattamenti sono vietati nell'Unione Europea, mentre sono regolarmente effettuati negli Stati Uniti, come ad esempio la somministrazione degli ormoni e promotori della crescita, considerati cancerogeni, al bestiame o il lavaggio della carne con sostanze a base di cloro per l'uccisione dei germi; con il TTIP il mercato europeo rischia di aprirsi senza tutele a questi prodotti, mettendo a rischio la nostra salute. E noi non lo sapremmo neanche acquistandoli perchè le etichette, che in Europa riportano provenienza, lista degli ingredienti e presenza di ogm, potrebbero non esistere più (negli USA se in una confezione non c'è scritto privo di ogm signfica che l'ogm c'è, ciò che non è dimostrato che fa male, può essere permesso mentre attualmente in Europa se c'è l'ipotesi di un rischio per la salute, il prodotto non si vende). In Europa le sostanze chimiche vietate nei cosmetici sono 1377, mentre negli USA sono solamente 11 (il piombo ad esempio viene ancora utilizzato per produrre i rossetti negli Stati Uniti); con il TTIP sarebbero venduti in Europa cosmetici pieni di sostanze chimiche nocive e testati sugli animali, annullando gli anni di lotta che sono occorsi per ottenere che nell'Unione Europea non fossero più autorizzati cosmetici testati sugli animali.
  3. La rimozione dell'attuale normativa sui diritti dei lavoratori. Per quanto riguarda i diritti dei lavoratori come ad esempio quello alla contrattazione collettiva, alla libertà di associazione e al diritto sindacale, si tenderebbe ad uniformarsi al livello più basso. 
  4. Le privatizzazioni dei servizi pubblici. Si aprirebbero i servizi pubblici e i contratti statali al settore privato; con il TTIP l'acqua, i servizi per l'ambiente, i servizi postali, il servizio sanitario e l'istruzione sarebbero privatizzati.
  5. L'istituzione dei Tribunali delle multinazionali. Con il TTIP le Aziende potrebbero di fatto citare in giudizio i governi e le vertenze sarebbero giudicate non da tribunali ordinari ma da avvocati commerciali, minacciando i principi basilari della democrazia. Altri precedenti trattati hanno permesso ad alcune Aziende di vincere cause miliardarie contro i Governi, come ad esempio nel caso della Philip Morris che ha mosso una causa contro il governo australiano per aver imposto la vendita delle sigarette in pacchetti anonimi oppure il caso della Veolia che ha fatto causa all'Egitto per perdita di profitto in conseguenza alla decisione di aumentare il minimo salariale o ancora il caso del colosso dell’energia Vat­ten­fall che ha fatto causa al governo tedesco perchè ha deciso di eliminare l'energia nucleare entro il 2022. Con il TTIP le aziende potrebbero di fatto far causa ai governi per chiedere il risarcimento per qualsiasi riduzione dei loro profitti futuri derivanti da cambiamenti normativi.

Anzichè ottenere la crescita che viene promessa, che sarà invece nulla, sappiamo che con il TTIP lavoreremo peggio, mangeremo cibi meno sani e vivremo in un ambiente meno pulito. Tutto ciò per far aumentare il capitale già miliardario di pochi ultrapotenti del mondo.

Cosa possiamo fare?
Prima di tutto dobbiamo informarci, leggendo quanto più possibile sull'argomento e cercando di capire cosa sta succedendo, poi possiamo parlarne ad amici e parenti e far sapere a tutti cosa sono questi negoziati, denunciandone i rischi e i lati oscuri.
Infine possiamo firmare la campagna STOP TTIP per fare pressione sul Parlamento Europeo e sui Governi.

Dal 10 al 17 ottobre ci saranno giornate di mobilitazione internazionale contro il TTIP, perchè è sem­pli­ce­mente inac­cet­ta­bile un mondo in cui la tutela dei pro­fitti delle imprese ha defi­ni­ti­va­mente preso il soprav­vento sui diritti delle per­sone. 
Solo una forte pressione dal basso potrà far capire ai nostri governanti ed europarlamentari che le persone non lo vogliono. - See more at: http://www.italiachecambia.org/2015/08/stop-ttip-italia-trattato-usa-ue/#sthash.SLksmU8R.dpuf
Solo una forte pressione dal basso potrà far capire ai nostri governanti ed europarlamentari che le persone non lo vogliono. - See more at: http://www.italiachecambia.org/2015/08/stop-ttip-italia-trattato-usa-ue/#sthash.SLksmU8R.dpuf
Solo una forte pressione dal basso potrà far capire ai nostri governanti ed europarlamentari che le persone non lo vogliono. - See more at: http://www.italiachecambia.org/2015/08/stop-ttip-italia-trattato-usa-ue/#sthash.SLksmU8R.dpuf
Solo una forte pressione dal basso potrà far capire ai nostri governanti ed europarlamentari che le persone non lo vogliono. - See more at: http://www.italiachecambia.org/2015/08/stop-ttip-italia-trattato-usa-ue/#sthash.SLksmU8R.dpuf

Facciamo sentire la nostra voce e costruiamo un mondo in cui i diritti dei cittadini e la tutela dell'ambiente vengano prima del mercato!

Per approfondire e restare informati:
http://stop-ttip-italia.net/

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...