giovedì 29 agosto 2013

Torta tofu e mirtilli


Mi piace molto cucinare e sono sempre alla ricerca di nuove ricette da provare. Quando ho trovato in rete, sul sito www.veganblog.it, questa ricetta ho detto: "wow, che bella!" ed ho subito provato a farla....buonissima! Dopo averla fatta qualche volta, ho apportato alcune modifiche, in base ai miei gusti (ad esempio, secondo me, la quantità di tofu prevista nella ricetta originale era un po' eccessiva).....e così ecco la ricetta della torta che vedete in foto

Ingredienti:

per il pan di spagna
  • 250 gr. di farina integrale di farro
  • 5 cucchiai di olio di girasole deodorato
  • 100 gr. di zucchero di canna
  • 250 ml. di latte di riso
  • 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
  • 1 bustina di polvere lievitante con cremor tartaro       
per la crema:
  • 450 gr. di tofu 
  • il succo di 1 limone
  • la scorza grattugiata di 2 limoni
  • 10 cucchiai di zucchero di canna 
  • 125 gr. di mirtilli freschi oppure 50 gr. di mirtilli secchi rinvenuti in succo di mela
  • 150 gr. di marmellata di mirtilli
  • 200 ml. di panna di riso
  • 200 ml. di latte di riso
  • 3 cucchiaini di agar agar (circa 6-7 gr.)
  • marmellata di mirtilli, fettine di mandorle, nocciole e foglie di menta per decorare    
Per la preparazione del pan di spagna, mischiare la farina di farro con lo zucchero di canna ed il bicarbonato di sodio, poi aggiungere l'olio ed il latte di riso e miscelare bene con un cucchiaio di legno, fino ad ottenere un impasto morbido. Aggiungere alla fine il cremor tartaro e mischiare bene.
Nel frattempo scaldare il forno a 200°. Oliare ed infarinare una tortiera con il bordo apribile, versare il composto ed infornare per 20 minuti. Togliere dal forno e lasciare raffreddare.

Per la preparazione della crema, versare il tofu tagliato a dadini in un frullatore, insieme al succo di limone, la scorza grattugiata, lo zucchero di canna, la marmellata, la panna ed il latte di riso. Miscelare il tutto e quando si è ottenuta una crema, versare in una pentola e riscaldare. Miscelare l'agar agar con un cucchiaio di zucchero di canna, unirlo alla crema che si sta scaldando e portare ad ebollizione, mescolando. Far sobbollire per qualche minuto, sempre mescolando. Togliere dal fuoco, aggiungere i mirtilli ed amalgamare bene. Lasciar raffreddare.
Togliere il pan di spagna dalla tortiera e metterlo su un piatto, sterderci sopra uno strato sottile di marmellata di mirtilli e posizionare sopra il pan di spagna il cerchio chiuso della tortiera apribile (serve a contenere e dare forma alla crema che si solidificherà solo dopo qualche ora di frigorifero).
Quando la crema sarà raffreddata, versarla sopra il pan di spagna, all'interno del cerchio della tortiera e posizionare in frigorifero per almeno 5 ore. La crema si solidificherà e potrete aprire il cerchio della tortiera e toglierlo. Lisciare e livellare il bordo della torta con un coltello e decorare la superficie a vostro piacimento con montagnole di marmellata, fettine di mandorle, nocciole intere e foglie di menta.

Enjoy it!
                 

venerdì 23 agosto 2013

Oleoliti: cosa sono e come si preparano






Gli oleoliti sono olii vegetali nei quali sono state fatte macerare  piante fresche o secche; l’olio è utilizzato come solvente per estrarre le diverse proprietà benefiche delle piante utilizzate.

A seconda del tipo di pianta le parti da utilizzare possono essere le foglie, i fiori, i frutti o le radici e possono essere fresche o secche.

Le parti delle piante da utilizzare vengono raccolte nel periodo del loro massimo sviluppo e durante la macerazione cedono all’olio tutte le loro proprietà.


L’olio da utilizzare per fare un oleolito è ovviamente meglio che sia spremuto a freddo e biologico. Gli olii più utilizzati per gli oleoliti sono quello di oliva e quello di girasole. Vengono scelti in base alla resistenza all’irrancidimento ed all’utilizzo cui l’oleolito è destinato. Ad esempio quello di oliva è piuttosto resistente all’irrancidimento ed ha elevate proprietà nutrienti ed emollienti, è antiossidante e cicatrizzante ed è ottimo come doposole. L’olio di girasole allevia i dolori reumatici e muscolari, idrata, rinfresca e dona elasticità alla pelle. Quello di crusca di riso penetra rapidamente nella pelle, favorisce la microcircolazione sanguigna, è antiossidante ed è ideale per le pelli mature. L’olio di germe di grano è indicato per pelli secche e disidratate, dona elasticità alla pelle ed è consigliato per la cura di viso e décolleté, ma è delicato e irrancidisce facilmente. Quello di vinacciolo viene assorbito rapidamente dalla pelle, antiossidante, contrasta l’invecchiamento cellulare, ha proprietà emollienti ed esfolianti, è indicato per pelli grasse e miste. L’olio di sesamo ha proprietà emollienti e rigeneranti, ideale per eczemi e psoriasi, si assorbe rapidamente, è ottimo per le pelli mature e si conserva piuttosto bene senza irrancidire.


La preparazione di un oleolito, anche se il procedimento è piuttosto lungo, è semplice e si può facilmente farselo da sé, dilettandosi tra l’altro, durante una salutare passeggiata in campagna,  nella raccolta manuale di erbe che crescono spontaneamente. Una volta raccolte le piante necessarie si lasciano seccare raccolte in mazzi ed appese all’ingiù in un luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce.

Si inizia riempiendo per tre quarti un barattolo di vetro, possibilmente scuro, con le erbe scelte e si ricopre tutto con l’olio, fino al totale riempimento del barattolo. Si chiude ermeticamente il barattolo con il coperchio e si espone ai raggi del sole per circa 15-20 giorni, scuotendo il barattolo almeno una volta al giorno. La luce del sole aiuta la pianta a rilasciare i principi attivi nell’olio. La sera si ricovera il barattolo dentro casa al buio e si riespone al sole il mattino successivo. Trascorso il periodo cosiddetto di “digestione solare”, si filtra il contenuto in una bottiglietta di vetro scuro con l’aiuto di una stoffa sottile di cotone, tipo garza, strizzando molto bene le erbe in maniera da recuperare tutte le essenze.

Un altro metodo per la preparazione degli oleoliti è quello definito “a freddo” e consiste nel lasciar macerare le erbe dentro il barattolo in luogo asciutto e buio, anziché al sole, sempre agitando il barattolo una volta al giorno. E’ una preparazione più lunga in quanto il composto va fatto riposare per circa quattro settimane, ma riduce il rischio di irrancidimento dell’olio. Si filtra poi come per il metodo solare.


L’oleolito così ottenuto va conservato in bottigliette di vetro scuro, ben chiuse, al riparo da luce e calore e possono conservarsi anche fino ad un anno. Per aiutare la conservazione dell’oleolito si può mettere un rametto di rosmarino, dalle proprietà antiossidanti, all’interno della bottiglietta in cui viene conservato.


Gli oleoliti si utilizzano soprattutto per massaggi e applicati sulla pelle possono avere proprietà emollienti, idratanti, antinfiammatorie, cicatrizzanti, antireumatiche. Gli oleoliti possono essere anche ottimi ingredienti per la preparazione di creme cosmetiche.


Ed ora ecco i principali oleoliti e le relative proprietà:


Calendula


Per preparare l’oleolito di calendula si utilizzano i capolini secchi di calendula officinalis e l’olio ideale da utilizzare è quello di girasole. La calendula cresce spontaneamente nelle regioni mediterranee, ha fiori di un bel color arancio e fiorisce tra aprile e dicembre. Ha proprietà cicatrizzanti, è lenitiva, calmante, disinfiammante, ideale per pelli delicate. L’oleolito di calendula è ideale contro le irritazioni della pelle, le ustioni, le scottature solari e gli arrossamenti da pannolino nei bimbi.


Arnica


Per preparare l’oleolito di arnica si utilizzano i capolini freschi di arnica montana e l’olio migliore da utilizzare è quello di girasole. L’arnica è una pianta che cresce in montagna tra i 1200 e i 2800 metri di altitudine, ha fiori gialli ed è della famiglia delle Asteracee. L’oleolito di arnica è un potente antinfiammatorio, facilita l’assorbimento degli ematomi, allevia dolori articolari e muscolari, utile in caso di distorsioni, reumatismi e artrosi. Indicato per massaggi muscolari prima e dopo lo sport.


Iperico


Per preparare l’oleolito di iperico si utilizzano i fiori freschi di Hypericum perforatum e l’olio maggiormente indicato è quello di oliva. L’iperico, chiamata anche erba di San Giovanni, è una pianta che cresce spontanea nelle regioni a clima temperato , è alta 40-60 cm. ed ha piccoli fiori gialli che compaiono all’inizio dell’estate. Una caratteristica particolare dell’oleolito di iperico è il suo colore che è rosso, nonostante i fiori siano gialli, dovuto all’ipericina che ha grandi proprietà antinfiammatorie e antalgiche. L’oleolito di iperico è un potente calmante nelle ustioni e tutte le irritazioni della pelle, utile anche nelle piaghe da decubito. Utile per alleviare il prurito e i dolori articolari e reumatici, è anche un ottimo olio lenitivo dopo sole. Inoltre blocca lo sviluppo dell’herpes sulle labbra.


Lavanda


Per preparare l’oleolito di lavanda si utilizzano le sommità fiorite sia fresche che secche di lavandula officinalis e l’olio più indicato per la preparazione è quello di oliva. La lavanda è un arbusto molto diffuso nelle regioni mediterranee con fiori raggruppati in sottili spighe di colore blu-violetto. La particolarità dei fiori di lavanda è che hanno la capacità di conservare a lungo il profumo anche da secchi. La lavanda ha note proprietà sedative, calmanti ed antidepressive. L’oleolito di lavanda è ottimo come rilassante muscolare, attenua l’acne, la psoriasi, gli eczemi ed il prurito in generale. Utile contro crampi e spasmi muscolari, l’emicrania e le punture di insetti. Consigliato fare un massaggio con oleolito di lavanda per favorire il sonno.


Vaniglia


Per l’oleolito di vaniglia occorrono le bacche di vanilla planifolia che vengono fatte macerare in olio di sesamo, meglio se deodorato, in quanto quello non deodorato ha odore molto forte.  La vaniglia è una pianta originaria del Messico ed è della famiglia delle orchidee, i suoi frutti sono appunto i baccelli ricchi di vanillina, dal favoloso intenso profumo.  L’oleolito di vaniglia è innanzitutto un ottimo profumo per la pelle, ma è anche emolliente e nutriente. Ottimo ingrediente per olii da bagno profumati, balsami nutrienti per il corpo e saponi.


sabato 17 agosto 2013

Fette biscottate buonissime





La mia colazione è composta da una tazza di the verde, antiossidante e anticancro, e un paio di fette biscottate con marmellata senza zucchero. Siccome credo che quel che mangiamo determini la nostra salute, cerco di mangiare sempre cibi da agricoltura biologica e così ho acquistato per anni fette biscottate biologiche un po’ “carucce”, finchè ho provato ad autoprodurle. Ho provato molte ricette, ma certe rimanevano “molli”, altre non avevano un buon sapore, certe erano troppo compatte, ecc. ecc. Poi ho trovato questa ricetta sul libro “Pasticceria naturale” Edizioni Terra Nuova e vi assicuro che è la ricetta per le fette biscottate più buone che abbiate mai mangiato!


Chi volesse acquistare il libro troverà anche tante ricette per altri tipi di fette biscottate e dolci vegan. 


Per chi invece vuol provare a fare queste, che si conservano a lungo senza perdere fragranza,  ecco la ricetta.


Ingredienti:


800 gr. di farina tipo 0

200 gr. di farina manitoba  (ma anche se usate solo farina 0 vengono benissimo lo stesso – io a volte faccio un mix di farina 0 e farina di farro)

250 gr. di malto di mais

200 ml. di olio di mais

150 gr. di uvetta lavata e scolata

100 gr. di sesamo

350 ml. di acqua tiepida

40 gr. di lievito di birra (ma io preferisco 20 gr. di lievito secco naturale e a breve proverò a farle con la pasta madre)

10 gr. di sale

1 cucchiaino abbondante di cannella

100 gr. di granella di nocciole tostate


In un boccale far sciogliere il lievito nell’acqua tiepida e lasciar formare la schiuma.

In un recipiente miscelare con le mani tutti gli ingredienti asciutti, tranne le nocciole che serviranno in seguito. Quindi miscelare la farina con il sesamo, l’uvetta, il sale e la cannella. Poi unire il malto, l’olio e l’acqua con il lievito. Amalgamare per qualche minuto e poi trasferire l’impasto sulla spianatoia infarinata. Impastare bene con movimenti circolari e rivoltandolo dall’esterno verso l’interno, fino ad ottenere un impasto omogeneo, sodo ed elastico. Infarinare spesso la spianatoia. Una volta pronto lasciare riposare 20 minuti. Riprendere poi l’impasto, incorporare la granella di nocciole ed impastare nuovamente come prima, fino ad ottenere un panetto omogeneo ed elastico. Dividere in due l’impasto e formare due filoncini cilindrici di circa 25 cm. di lunghezza ognuno, premendo i panetti dal centro verso l’esterno fino a formare i filoncini. Rivestire una teglia di carta da forno e sistemarci sopra i due filoncini. Lasciare lievitare dentro la teglia per circa 1 ora (la ricetta originale dice 20 min. ma ho potuto constatare che 1 ora è molto meglio). Quindi riscaldare il forno a 200° ed infornare per circa 20 minuti, finchè i filoncini saranno dorati.


Così avrete ottenuto due bei panfrutti, già buonissimi da mangiare così!


Il giorno successivo affettare i panfrutti con un coltello a lama lunga e sistemare le fette su una teglia rivestita di carta da forno. Riscaldare il forno a 160° ed infornare le fette per 15 minuti, poi rigirarle ed infornare per altri 5 minuti.

Farle raffreddare e poi riporle in un contenitore adatto. Fate attenzione a non chiuderle nel contenitore ancora calde altrimenti rimarranno “mollicce”.


Buon appetito!  :-)

martedì 13 agosto 2013

Oli essenziali e aromaterapia





Ogni volta che, schiacciando il petalo di un fiore o una foglia si sprigiona un profumo, significa che un olio essenziale si è liberato. 
Gli oli essenziali sono miscele di sostanze aromatiche prodotte da molte piante e presenti sotto forma di minuscole goccioline nelle foglie, nelle bucce dei frutti e nei rami. Sono presenti in piccole quantità ed evaporano all’aria rapidamente.


Fin dai tempi più antichi gli uomini si sono ingegnati nelle tecniche di estrazione delle essenze dalle piante, per usarle a scopo medicinale, cosmetico e odoroso. Già 4000 anni fa gli Egizi sapevano estrarre l’olio dal legno di cedro. Oggi per ottenere gli oli essenziali vengono utilizzati procedimenti come la spremitura e la distillazione. 
L’olio è concentrato in diverse parti della pianta; l’essenza di alloro si estrae dalle foglie, quella di geranio dalle foglie e dai gambi, l’essenza di zenzero è estratta dal rizoma, quella di cumino dai semi, mirra e incenso dalla resina dei rispettivi alberi e l’essenza di limone, mandarino, pompelmo e bergamotto dalla buccia dei frutti.

La produzione delle essenze avviene con un rendimento molto basso ed è per questo che gli oli essenziali puri hanno un costo piuttosto elevato … per ottenere pochi grammi di essenza occorre una grande quantità di vegetale, ad esempio per ottenere mezzo kg. di olio essenziale di rosa occorrono 1000 kg. di petali!


Visto che gli oli essenziali hanno aromi così piacevoli si potrebbe pensare che servano principalmente per deliziare l’olfatto, ma queste sostanze sono molto complesse nella loro struttura molecolare e sono molto potenti.


L’aromaterapia fa parte delle terapie naturali ed è finalizzata al raggiungimento del riequilibrio psico-fisico attraverso l’utilizzo di oli essenziali puri. La ricerca moderna ha confermato le loro proprietà antivirali, antibatteriche, antimicotiche, antisettiche, antinfiammatorie, antireumatiche ecc.


Le essenze operano in armonia con l’organismo ed hanno un’azione riequilibrante e, come tutte le sostanze naturali , organiche, non hanno gli effetti violenti e le controindicazioni dei farmaci tradizionali in quanto, benché abbiano proprietà ben definite, si adeguano alle necessità della persona con cui vengono in contatto, tendendo comunque a ripristinare l’equilibrio generale.


Gli oli essenziali si suddividono in tre note:

  1. -         Note di cuore, profumi floreali, di media volatilità, costituiscono il cuore di una composizione, hanno effetto riequilibrante e vitalizzante, capaci di liberare emozioni e riequilibrare l’anima sofferente.
  2. -         Note di testa, sono i profumi che si avvertono per primi, molto volatili, freschi e fruttati, hanno effetto calmante e lasciano una sensazione di leggerezza, agiscono sul morale e donano felicità. 
  3. -         Note di base, sono profumi caldi e pesanti, poco volatili, sono quelli che in una composizione fissano le altre note e rendono stabile la profumazione, sono ricavati da legni, resine e spezie ed hanno effetto tonificante, danno stabilità e forza.

I modi più efficaci per utilizzare gli oli essenziali sono le applicazioni sulla pelle e le inalazioni. Gli oli essenziali da usare in aromaterapia devono essere ovviamente puri e possibilmente biologici ed essendo sostanze concentrate e potenti, prima di essere messi a contatto con la pelle, vanno diluiti in olio, alcool o acqua.

Gli oli essenziali si possono utilizzare in svariati modi:

  • -         Per massaggi, diluiti con un olio base vegetale spremuto a freddo (germe di grano, mandorle dolci, sesamo, girasole ecc.) che facilita l’applicazione ed evita reazioni cutanee.

  • -         Per bagni aromatici, aggiungendo all’acqua calda, ma non troppo, le essenze immediatamente prima di entrare nella vasca così da ottenere anche l’effetto prodotto dall’evaporazione.

  • -         Per compresse e impacchi, versando l’essenza in una tazza di acqua calda o fredda a seconda delle necessità ed immergendo in essa una garza, che poi andrà strizzata e applicata sulla zona interessata.

  • -         Per diffusione, versando alcune gocce di essenza nell’acqua di un diffusore apposito, oppure nella vaschetta dell’acqua dei caloriferi o ancora versando alcune gocce di essenza (soprattutto quelle balsamiche e decongestionanti) su un fazzoletto da posizionare vicino al cuscino mentre si dorme.

  • -         Per fumenti e inalazioni, versando qualche goccia di essenza in una bacinella di acqua bollente e respirandone i vapori (particolarmente utile per le liberare le vie respiratorie).

  • -         Per pediluvi, versando qualche goccia di essenza nell’acqua per il pediluvio.

  • -         Per sciacqui e gargarismi, versando poche gocce di essenza in un bicchiere di acqua bollita e poi lasciata raffreddare, in caso di infiammazioni alle gengive o alla gola.

Precauzioni d’uso:

  • -         non assumerli per via interna senza controllo medico

  • -         evitare il contatto con gli occhi e le mucose

  • -         non applicare sulla pelle senza prima averli diluiti

  • -         non esporsi al sole dopo l’applicazione sulla pelle (soprattutto per gli oli essenziali di agrumi)

  • -         utilizzarli con particolare attenzione sui bambini, utilizzando solo quelli più delicati

  • -         non utilizzarli in gravidanza e allattamento

Ed ora vediamo quali sono gli oli essenziali più utilizzati e le relative proprietà:


Lavanda


L’olio essenziale di lavanda è sicuramente quello più versatile, da avere sempre a portata di mano per un’infinità di utilizzi. Ricavato dai fiori della lavandula officinalis, ha nota di cuore, è calmante e riequilibra tutti i centri energetici. Ha proprietà antisettiche e antimicrobiche. Calma i dolori mestruali, allevia i dolori del parto e facilita le contrazioni. Facilita la digestione e combatte le coliche nervose, disinfetta le ferite e facilita la cicatrizzazione, agisce sulle punture di insetti. Efficace contro la depressione, l’insonnia, l’emicrania. Neutralizza il veleno di serpenti ed insetti.


Per favorire il sonno fare un bagno serale in acqua calda versando nella vasca  sette o otto gocce di olio essenziale di lavanda precedentemente diluite in un cucchiaio di olio di mandorle dolci o altro olio vegetale.

Per eliminare la stanchezza sia fisica che psichica, fare un pediluvio con acqua calda e qualche goccia di olio essenziale di lavanda.

Dopo un’eccessiva esposizione al sole, contro le scottature, massaggiare il corpo con olio di iperico o olio di lino nel quale si siano diluite cinque o sei gocce di lavanda.

Per rinfrescare e purificare l’aria di una stanza dove vivono persone malate e sofferenti, mettere qualche goccia di lavanda in un bruciatore per essenze o nell’acqua della vaschetta del termosifone.

Massaggiare sulle tempie una o due gocce di lavanda per attenuare il mal di testa.

Applicare una goccia di lavanda direttamente sulle punture di zanzara per alleviare il prurito.


Arancio dolce


L’olio essenziale di arancio dolce è ricavato dalla scorza dei frutti di citrus sinensis dulcis, ha nota di testa, è antidepressivo, stimola l’appetito ed è digestivo, utile contro stanchezza e disturbi nervosi, predispone all’ottimismo. Ottimo antirughe, migliora tono ed elasticità della pelle, aiutando a combattere cellulite e smagliature.

L’olio essenziale di arancio è fotosensibilizzante ed è quindi preferibile non esporsi al sole dopo l’utilizzo sulla pelle, in quanto potrebbe macchiarla o provocare reazioni allergiche (questo vale un po’ per tutti gli agrumi).


Per un bagno rilassante dopo una giornata pesante, versare 10 gocce  di olio essenziale di arancio in un cucchiaio di olio vegetale a scelta e poi versare il tutto nell’acqua della vasca, emulsionando bene.

Diffondere nell’ambiente qualche goccia di olio essenziale di arancio versata nel brucia essenze per predisporre alla calma e al buonumore.

Massaggiare il corpo con olio di mandorle dolci e olio essenziale di arancio dolce per idratare e dare elasticità alla pelle.


Basilico


L’olio essenziale di basilico è ricavato dalle foglie di ocimum basilicum, nota di cuore, è stimolante sul sistema nervoso. Indicato in caso di affaticamento mentale, contrasta lo stress, l’ansia e l’insonnia. Riequilibra la flora intestinale ed è decongestionante per le vie respiratorie, calma la tosse, aiutando a fluidificare ed espellere il catarro. Utile per allontanare gli insetti e per attenuare il dolore in caso di puntura.


In caso di tosse e catarro mettere sette o otto gocce di olio essenziale di basilico in una bacinella di acqua bollente e, coprendosi la testa con un asciugamano, inspirarne i vapori.

Per favorire la digestione e combattere l’aerofagia diluire cinque o sei gocce di essenza di basilico in due cucchiai di olio di germe di grano, miscelare e massaggiare stomaco e addome.

Una decina di gocce di essenza di basilico versate nell’acqua del bagno stimolano la circolazione sanguigna e contrastano i gonfiori alle gambe.


Cannella


L’olio essenziale di cannella è ricavato dalla corteccia dei rami di cinnamomum zeylanicum, ha nota di base, è un ottimo tonico delle astenie psico-fisiche. E’ un’essenza riscaldante ed ha un blando effetto afrodisiaco. Stimola creatività ed ispirazione. Ha un’azione stimolante sulla digestione e favorisce l’eliminazione e l’assorbimento dei gas intestinali, utile in caso di gastrite, colite e flatulenze. Accelera la respirazione ed il battito cardiaco.


Per aiutare la digestione e favorire l’assorbimento di gas, massaggiare l’addome con olio di mandorle addizionato di qualche gocce di olio essenziale di cannella.

In inverno quando non si riesce a scaldarsi, fare un bagno caldo dove si siano aggiunte sette o otto gocce di cannella, magari abbinate ad altrettante di arancio.


Ylang ylang


L’olio essenziale di ylang ylang è ottenuto dai fiori di cananga odorata, nota di cuore, è afrodisiaco e libera la gioia e la sensualità. Crea armonia e favorisce comprensione e perdono. Abbassa la pressione ed attenua palpitazioni e tachicardia. Ottimo tonico e astringente per la pelle grassa e con acne. Ha effetto rilassante e scioglie ansie e tensioni. Indicato per massaggi distensivi, è utile per la tensione premestruale e per gli stati d’ansia della menopausa. E’ di grande aiuto nella femminilità repressa. E’ anche un’ottima essenza per la cura dei capelli.


Da utilizzare tramite diffusione ambientale attraverso un brucia essenze per creare armonia e gioia.

Versarne dieci gocce nell’acqua della vasca per un bagno rilassante.

Per tutti i disturbi del ciclo mestruale, auto massaggiarsi l’addome con qualche goccia di olio essenziale di ylang ylang diluita in olio di germe di grano.


Rosmarino


L’olio essenziale di rosmarino viene estratto dalle foglie e dalle sommità fiorite di rosmarinus officinalis, ha nota di base, è stimolante del sistema nervoso, favorisce la concentrazione, migliora la memoria e le attività intellettuali. E’ un cardiotonico, indicato in caso di astenia, debolezza e pressione bassa. E’ stimolante della circolazione periferica e drenante sul sistema linfatico. Antinfiammatorio, antisettico, purificante ed astringente, è un ottimo aiuto per i capelli grassi, con forfora e, siccome stimola la circolazione, è ottimo per contrastare la caduta dei capelli e ne favorisce la ricrescita.

L’olio essenziale di rosmarino ha un’ottima azione sul fegato e favorisce l’eliminazione di scorie e tossine. Normalizza il tasso di colesterolo nel sangue. Attenua i dolori artritici e muscolari.


Aggiungere poche gocce di essenza di rosmarino ad un sapone liquido neutro per la doccia del mattino aumenta la vitalità e contrasta la pigrizia del mattino.

Per un olio da massaggio anticellulite diluire sette o otto gocce di essenza di rosmarino in 100 ml di olio di mandorle dolci.

Per un bagno tonificante e in caso di reumatismi, dolori artritici e muscolari versare nell’acqua della vasca dieci o quindici gocce di essenza di rosmarino.

Per contrastare la caduta dei capelli aggiungere ad uno shampoo neutro qualche goccia di olio essenziale di rosmarino.


Eucalipto


L’olio essenziale di eucalipto è ottenuto dalle foglie e dai giovani germogli di eucaliptus globulus, ha nota di testa, è un potente decongestionante delle vie respiratorie, fluidifica il catarro, utilizzato per inalazioni in caso di raffreddore, sinusite e tosse. Febbrifugo ed ottimo antibiotico naturale.

E’ un ottimo purificatore dell’aria e contrasta la propagazione di virus influenzali. Svolge azione antibatterica ed è indicato in caso di cistite e candidosi. Tonificante e stimolante del sistema circolatorio.


Soprattutto in estate massaggiare piedi, caviglie e gambe con olio di mandorle e olio essenziale di eucalipto per rinfrescare, contrastare gonfiori e riattivare la circolazione.

Diluire l’olio essenziale di eucalipto in olio vegetale per massaggi sul petto e sulla schiena in caso di raffreddori, bronchiti e influenze.

Diffondere nell’ambiente l’olio di eucalipto tramite un brucia essenze aiuta ad abbassare la febbre e contribuisce a purificare l’aria.

Mettere qualche goccia di eucalipto sulla fronte in caso di sinusite e mal di testa.

In caso di tosse, catarro e raffreddore aggiungere due gocce di olio essenziale di eucalipto in una bacinella di acqua bollente e, coprendosi la testa con un asciugamano, inspirarne i vapori.



Vorrei parlare di altri oli importantissimi come il tea tree, il timo, il cipresso, la rosa, il pino….gli oli di cui potremmo parlare sono tanti quante sono le piante che la Natura ci ha donato ma ……in un post …..“non c’è post per tutt” :-)

Chi volesse approfondire l'argomento, può leggere questo libro sull'aromaterapia
   

Aromaterapia Voto medio su 2 recensioni: Da non perdere
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