venerdì 23 agosto 2013

Oleoliti: cosa sono e come si preparano






Gli oleoliti sono olii vegetali nei quali sono state fatte macerare  piante fresche o secche; l’olio è utilizzato come solvente per estrarre le diverse proprietà benefiche delle piante utilizzate.

A seconda del tipo di pianta le parti da utilizzare possono essere le foglie, i fiori, i frutti o le radici e possono essere fresche o secche.

Le parti delle piante da utilizzare vengono raccolte nel periodo del loro massimo sviluppo e durante la macerazione cedono all’olio tutte le loro proprietà.


L’olio da utilizzare per fare un oleolito è ovviamente meglio che sia spremuto a freddo e biologico. Gli olii più utilizzati per gli oleoliti sono quello di oliva e quello di girasole. Vengono scelti in base alla resistenza all’irrancidimento ed all’utilizzo cui l’oleolito è destinato. Ad esempio quello di oliva è piuttosto resistente all’irrancidimento ed ha elevate proprietà nutrienti ed emollienti, è antiossidante e cicatrizzante ed è ottimo come doposole. L’olio di girasole allevia i dolori reumatici e muscolari, idrata, rinfresca e dona elasticità alla pelle. Quello di crusca di riso penetra rapidamente nella pelle, favorisce la microcircolazione sanguigna, è antiossidante ed è ideale per le pelli mature. L’olio di germe di grano è indicato per pelli secche e disidratate, dona elasticità alla pelle ed è consigliato per la cura di viso e décolleté, ma è delicato e irrancidisce facilmente. Quello di vinacciolo viene assorbito rapidamente dalla pelle, antiossidante, contrasta l’invecchiamento cellulare, ha proprietà emollienti ed esfolianti, è indicato per pelli grasse e miste. L’olio di sesamo ha proprietà emollienti e rigeneranti, ideale per eczemi e psoriasi, si assorbe rapidamente, è ottimo per le pelli mature e si conserva piuttosto bene senza irrancidire.


La preparazione di un oleolito, anche se il procedimento è piuttosto lungo, è semplice e si può facilmente farselo da sé, dilettandosi tra l’altro, durante una salutare passeggiata in campagna,  nella raccolta manuale di erbe che crescono spontaneamente. Una volta raccolte le piante necessarie si lasciano seccare raccolte in mazzi ed appese all’ingiù in un luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce.

Si inizia riempiendo per tre quarti un barattolo di vetro, possibilmente scuro, con le erbe scelte e si ricopre tutto con l’olio, fino al totale riempimento del barattolo. Si chiude ermeticamente il barattolo con il coperchio e si espone ai raggi del sole per circa 15-20 giorni, scuotendo il barattolo almeno una volta al giorno. La luce del sole aiuta la pianta a rilasciare i principi attivi nell’olio. La sera si ricovera il barattolo dentro casa al buio e si riespone al sole il mattino successivo. Trascorso il periodo cosiddetto di “digestione solare”, si filtra il contenuto in una bottiglietta di vetro scuro con l’aiuto di una stoffa sottile di cotone, tipo garza, strizzando molto bene le erbe in maniera da recuperare tutte le essenze.

Un altro metodo per la preparazione degli oleoliti è quello definito “a freddo” e consiste nel lasciar macerare le erbe dentro il barattolo in luogo asciutto e buio, anziché al sole, sempre agitando il barattolo una volta al giorno. E’ una preparazione più lunga in quanto il composto va fatto riposare per circa quattro settimane, ma riduce il rischio di irrancidimento dell’olio. Si filtra poi come per il metodo solare.


L’oleolito così ottenuto va conservato in bottigliette di vetro scuro, ben chiuse, al riparo da luce e calore e possono conservarsi anche fino ad un anno. Per aiutare la conservazione dell’oleolito si può mettere un rametto di rosmarino, dalle proprietà antiossidanti, all’interno della bottiglietta in cui viene conservato.


Gli oleoliti si utilizzano soprattutto per massaggi e applicati sulla pelle possono avere proprietà emollienti, idratanti, antinfiammatorie, cicatrizzanti, antireumatiche. Gli oleoliti possono essere anche ottimi ingredienti per la preparazione di creme cosmetiche.


Ed ora ecco i principali oleoliti e le relative proprietà:


Calendula


Per preparare l’oleolito di calendula si utilizzano i capolini secchi di calendula officinalis e l’olio ideale da utilizzare è quello di girasole. La calendula cresce spontaneamente nelle regioni mediterranee, ha fiori di un bel color arancio e fiorisce tra aprile e dicembre. Ha proprietà cicatrizzanti, è lenitiva, calmante, disinfiammante, ideale per pelli delicate. L’oleolito di calendula è ideale contro le irritazioni della pelle, le ustioni, le scottature solari e gli arrossamenti da pannolino nei bimbi.


Arnica


Per preparare l’oleolito di arnica si utilizzano i capolini freschi di arnica montana e l’olio migliore da utilizzare è quello di girasole. L’arnica è una pianta che cresce in montagna tra i 1200 e i 2800 metri di altitudine, ha fiori gialli ed è della famiglia delle Asteracee. L’oleolito di arnica è un potente antinfiammatorio, facilita l’assorbimento degli ematomi, allevia dolori articolari e muscolari, utile in caso di distorsioni, reumatismi e artrosi. Indicato per massaggi muscolari prima e dopo lo sport.


Iperico


Per preparare l’oleolito di iperico si utilizzano i fiori freschi di Hypericum perforatum e l’olio maggiormente indicato è quello di oliva. L’iperico, chiamata anche erba di San Giovanni, è una pianta che cresce spontanea nelle regioni a clima temperato , è alta 40-60 cm. ed ha piccoli fiori gialli che compaiono all’inizio dell’estate. Una caratteristica particolare dell’oleolito di iperico è il suo colore che è rosso, nonostante i fiori siano gialli, dovuto all’ipericina che ha grandi proprietà antinfiammatorie e antalgiche. L’oleolito di iperico è un potente calmante nelle ustioni e tutte le irritazioni della pelle, utile anche nelle piaghe da decubito. Utile per alleviare il prurito e i dolori articolari e reumatici, è anche un ottimo olio lenitivo dopo sole. Inoltre blocca lo sviluppo dell’herpes sulle labbra.


Lavanda


Per preparare l’oleolito di lavanda si utilizzano le sommità fiorite sia fresche che secche di lavandula officinalis e l’olio più indicato per la preparazione è quello di oliva. La lavanda è un arbusto molto diffuso nelle regioni mediterranee con fiori raggruppati in sottili spighe di colore blu-violetto. La particolarità dei fiori di lavanda è che hanno la capacità di conservare a lungo il profumo anche da secchi. La lavanda ha note proprietà sedative, calmanti ed antidepressive. L’oleolito di lavanda è ottimo come rilassante muscolare, attenua l’acne, la psoriasi, gli eczemi ed il prurito in generale. Utile contro crampi e spasmi muscolari, l’emicrania e le punture di insetti. Consigliato fare un massaggio con oleolito di lavanda per favorire il sonno.


Vaniglia


Per l’oleolito di vaniglia occorrono le bacche di vanilla planifolia che vengono fatte macerare in olio di sesamo, meglio se deodorato, in quanto quello non deodorato ha odore molto forte.  La vaniglia è una pianta originaria del Messico ed è della famiglia delle orchidee, i suoi frutti sono appunto i baccelli ricchi di vanillina, dal favoloso intenso profumo.  L’oleolito di vaniglia è innanzitutto un ottimo profumo per la pelle, ma è anche emolliente e nutriente. Ottimo ingrediente per olii da bagno profumati, balsami nutrienti per il corpo e saponi.


7 commenti:

  1. Ciao, ti ringrazio per essere passata da me. Mi hai dato modo di scoprire il tuo blog, nel quale parli di cose che mi interessano molto. Ti seguirò con piacere. =)
    Daniela

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  2. Waw! Non lo sapevo, mi sembra fantastico.
    Adesso che, spero, viene la bella stagione nelle mie passeggiate in montagna quando vado per prendere il tarassaco, cercherò anche altre erbe.
    Grazie
    Ciao
    Norma

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    Risposte
    1. Ciao Norma,
      Brava! Raccolte così allo stato selvatico danno ancora più soddisfazione!
      In ansiosa attesa della bella stagione :-)
      Ciao, a presto
      Serena

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  3. Ciao Serena, la preparazione degli oleoliti in casa mi affascina molto, grazie per le interessanti ricette. Sapresti indicarmi un libro dedicato che ne contenga altre? Grazie cara, buon fine settimana.

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    Risposte
    1. Ciao Sabrina,
      No, purtroppo non conosco libri dedicati agli oleoliti.....in rete però si trovano tantissime indicazioni.......avevo trovato un po' di tempo fa un bel sito che indicava tutti i tipi di piante con le quali si può fare l'oleolito, se utilizzare la pianta fresca o secca e le varie proprietà....però purtroppo non ricordo più qual'era :-(
      Grazie, buon fine settimana anche a te :-)

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    2. Grazie ugualmente Serena! Un bacio e buona domenica

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