lunedì 25 maggio 2015

2° compleanno di Enjoy Life



Oggi è il secondo compleanno del mio blog, esattamente due anni fa scrivevo il mio primo post e l'argomento era la meravigliosa esperienza della saponificazione ^_^
Il post era Fare il sapone in casa.
La mia motivazione personale nella decisione di aprire un blog è stata quella della condivisione......condivisione delle mie convinzioni antispeciste che mi hanno portata a diventare vegana, condivisione della mia convinzione che è possibile alimentarsi e vivere in una maniera più "leggera", nel rispetto di ogni forma di vita e del bellissimo Pianeta dal quale siamo ospitati, la mia convinzione che è bene prenderci cura di noi stessi con rimedi naturali perchè la natura mette a nostra disposizione tutto ciò che ci occorre ed avviando un percorso personale di crescita spirituale, prenderci cura della natura coltivando in maniera sana ed ecologica rispettando la nostra Madre Terra e non inquinando, prenderci cura dei nostri fratelli animali entrando in empatia con loro e rispettando la loro natura, condivisione delle mie idee sulla decrescita e l'autoproduzione......e il primo post che ho scritto è stato proprio su un'autoproduzione straordinaria che è quella del fare il sapone in casa, un'esperienza che per me è stata ed è ancora tra le più soddisfacenti!
Così, per festeggiare questo secondo compleanno e mantenere protagonisti i saponi naturali, ho pensato di regalare un cofanetto con qualche mio sapone ad uno di voi, estratto a sorte tra chi abbia piacere di festeggiare con me ^_^
Se volete partecipare, basterà che me lo scriviate in un commento a questo post.
Se volete condividere l'iniziativa potete usare questa immagine, linkandola a questo post.

 
Avete tempo fino al 20 giugno.
Il 21 giugno, primo giorno d'estate ^_^ estrarrò a sorte il vincitore.


Grazie a tutti per leggermi e condividere, attraverso i commenti, i vostri pensieri e le vostre esperienze......voi tutti date il giusto senso al blog!

sabato 23 maggio 2015

Risotto alle fragole

Beh, è parecchio che non pubblico ricette qui sul blog e siccome qualche sera fa ho mangiato questo buonissimo risotto alle fragole, cucinato da mio marito, voglio condividere con voi la ricetta.



Il periodo è perfetto visto che le fragole raggiungono la piena maturazione in questa stagione.
Le fragole hanno molte virtù salutari, hanno un altissimo potere antiossidante, sono ricche di vitamina C e anche di calcio, ferro e magnesio
Aiutano la memoria grazie al loro contenuto di acido folico e prevengono la formazione della placca dentale per via dello xilitolo in esse contenuto. 
Inoltre sono ricchissime di acqua (90%) ed hanno pochissime calorie, quindi idratano l'organismo senza appesantirlo. 
Hanno anche degli enzimi che attivano il metabolismo e possono quindi essere utili per dimagrire
Insomma, le fragole sono un vero toccasana per il nostro organismo.....e poi sono così buone e profumate! ^_^


Certo mangiarle al naturale è il modo migliore per beneficiare delle loro numerose proprietà benefiche, ma utilizzarle per preparare lo sfizioso risotto che vi propongo è un'alternativa valida per mangiare un piatto salutare, colorato e dal gusto delicato e raffinato.

Ecco la ricetta....

Ingredienti per due persone

  • 160 gr. di riso integrale biologico per risotti (nel nostro caso riso baldo biodinamico)
  • 150 gr. di fragole biologiche 
  • un piccolo scalogno 
  • brodo vegetale (fatto con una carota, una cipolla, una patata, un piccolo gambetto di sedano e qualche fogliolina di prezzemolo)
  • 1 bicchiere di vino bianco secco biologico
  • olio EVO 
  • sale
  • burro di soia  
Pulire, lavare e tritare finemente lo scalogno, farlo rosolare a fuoco bassissimo in una casseruola con un filo di olio EVO.
Nel frattempo mettere il riso in un colino a maglie fitte e sciacquarlo sotto l'acqua corrente.
Quindi, quando lo scalogno si sarà ammorbidito, versare il riso nella casseruola e farlo tostare per un paio di minuti, sempre a fuoco molto basso. Dopodichè versare sul riso il bicchiere di vino e lasciare evaporare, mescolando spesso.
Nel frattempo lavare le fragole, tagliarle in piccoli pezzetti e metterle da parte. Tenere tre fragole intere che serviranno per la decorazione del piatto.
Quando il vino sarà evaporato ricoprire completamente il riso con il brodo caldo, coprire la casseruola con il coperchio e lasciare cuocere a fuoco medio/basso.
Considerando che il vero riso integrale ha un tempo di cottura che va dai 45 ai 60 minuti, conviene lasciar cuocere il riso per una ventina di minuti; quindi, quando il riso sarà circa a metà cottura, aggiungere le fragole tagliate a pezzetti, mescolare e se necessario aggiungere altro brodo caldo.
Le fragole si devono sciogliere affiché i chicchi di riso ne assorbano il colore ed il sapore; eventualmente, dopo una decina di minuti di cottura, aiutatele mescolando il risotto con una paletta e schiacciando i pezzi ancora rimasti.
Continuare la cottura del risotto con la casseruola coperta e a fuoco basso, finchè il riso non sarà cotto ed il brodo completamente assorbito, dopodichè spegnere il fuoco, aggiungere il sale a piacere ed un cucchiaio di burro di soia e mescolare per qualche minuto per mantecare.
Versare nei piatti e decorare con le fragole tenute da parte, tagliate in due.

Se ancora non avete mai assaggiato questo risotto, vedrete, vi sorprenderà! ^_^



con questo post partecipo alla raccolta di Daria, Integralmente Primavera 2015




con questo post partecipo a 
 
Scadenza il 7 giugno 2015

domenica 10 maggio 2015

TTIP, cosa c'è in ballo?

Sicuramente vi sarà capitato di sentirne parlare o leggerne sui giornali, se ne parla ormai dappertutto, sto parlando del TTIP.
E' un acronimo che sta per Transatlantic Trade and Investment Partnership (partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti) ovvero un accordo commerciale di libero scambio in corso di negoziazione tra l'Europa e gli Stati Uniti d'America.
Questo trattato, iniziato nel giugno 2013 dopo dieci anni di preparazione, coinvolge i 50 stati degli Stati Uniti d'America e 28 stati dell'Unione Europea per un totale di 820 milioni di cittadini e nonostante questo si tratta di negoziati segreti, anche se nel tempo sono trapelate varie bozze pubblicate da alcuni giornali come Huffington Post e Zeit, dalle quali si sono potute capire l'importanza e la complessità delle conseguenze del TTIP.
Nell'unico documento ufficiale diffuso dalla UE l'obiettivo dichiarato di questo accordo è «aumentare gli scambi e gli investimenti tra l’UE e gli Stati Uniti realizzando il potenziale inutilizzato di un mercato veramente transatlantico, generando nuove opportunità economiche di creazione di posti di lavoro e di crescita mediante un maggiore accesso al mercato e una migliore compatibilità normativa e ponendo le basi per norme globali». 
L'intento dichiarato è quello di abbattere dazi e dogane, rendendo più fluido il commercio tra Europa e Stati Uniti, ma in realtà si vuole creare un mercato interno per bloccare Paesi emergenti come Cina e India. Il trattato prevede l'introduzione di due organismi tecnici sovranazionali molto potenti che detterebbero regole e priorità, fuori da ogni controllo da parte degli Stati.
La critica principale mossa a questo accordo è che con esso verrebbero spazzate via anche le ultime barriere che limitano i profitti delle società transnazionali e che si permetterebbe alle stesse di prendere decisioni sopra le teste dei cittadini e dei governi, con la possibilità di citare in un giudizio internazionale le nazioni che non sottostanno agli ordini.
Ma quali sono le reali conseguenze a cui potrebbe portare questo patto segreto?
Un grande rischio di questo accordo è che il mercato europeo si aprirebbe a prodotti ampiamente utilizzati negli USA, che mettono a rischio la sicurezza alimentare, come gli OGM e i bovini ai quali vengono somministrati ormoni e promotori della crescita, considerati cancerogeni.
Un altro grande rischio sarebbe quello di vedere trasformati i diritti di tutti ai beni comuni come acqua, energia, sanità e servizi in business per le grandi imprese, spingendo verso la privatizzazione.
Inoltre alcune pratiche altamente inquinanti diffuse negli USA, come il fracking, potrebbero  diffondersi anche in Europa.
Sui diritti dei lavoratori si tenderà inoltre ad uniformarsi ai livelli più bassi degli USA.
Un altro grande pericolo è che sarebbe minata la sovranità nazionale perchè verrebbe istituito un meccanismo di arbitrato internazionale che permetterebbe ad un'impresa di citare in giudizio uno stato e chiedergli un risarcimento per aver compromesso o minacciato investimenti e interessi commerciali dell'impresa.
Insomma quello che c'è in ballo è un accordo che ha ripercussioni su tutti i settori produttivi, sugli standard di qualità e in generale sulla nostra vita quotidiana. Tutti i settori di produzione e consumo come cibo, farmaci, energia, ma anche i nostri diritti connessi all’accesso a servizi essenziali come la scuola, la sanità, l’acqua, la previdenza e le pensioni, sarebbero tutti esposti a ulteriori privatizzazioni e alla potenziale acquisizione da parte delle imprese e dei gruppi economico-finanziari più grandi e più competitivi. Inoltre misure protettive, come i contratti di lavoro, misure di salvaguardia o protezione sociale o ambientale, potrebbero essere spazzati via, affidandosi allo studio legale giusto.
Da molti anni movimenti, associazioni, istituzioni internazionali come FAO e ONU richiamano l’attenzione sul fatto che rafforzare i mercati locali potrebbe aiutarci ad uscire dalla crisi economica, ambientale, ma soprattutto sociale che stiamo vivendo. Stiamo facendo finta di niente, continuando a percorrere strade, come quella della iperliberalizzazione forzata stile TTIP, che fanno male non solo al Pianeta e alle comunità umane, ma allo stesso commercio che è in forte crisi dal 2009 e non si sta più espandendo. Da quando l'occupazione, che sosteneva produzione e consumi globali, è diventata un miraggio non è più possibile sostenere il paradigma della crescita infinita che si è rivelato per quello che era: falso e insensato. I poveri, che crescono a vista d’occhio e devono lavorare oltre le 10 ore al giorno per pochi soldi, consumano prodotti poveri e in quantità sempre minore mentre i ricchi, che sono sempre più ricchi ma anche sempre meno numerosi, consumano tanto e male, e non creano benessere diffuso. Abbiamo la grande opportunità di voltare pagina, e di tentare di dare a questo Pianeta un futuro, rimettendo al centro della politica i beni comuni e i diritti. Col TTIP, al contrario, ci chiuderemo le poche possibilità ancora aperte. 

Gruppi di cittadini in tutto il mondo si sono uniti e coordinati in un grande fronte che si chiama "Stop TTIP", dando vita nel febbraio 2014 alla Campagna che si oppone all’approvazione del Trattato di Partenariato Transatlantico su commercio e Investimenti (TTIP). Molte sono le organizzazioni promotrici della Campagna come Arci, Legambiente, LAV, AAM Terra Nuova, Aiab, Movimento Decrescita Felice e moltissime altre.
Il TTIP é una minaccia alla democrazia, all’ambiente, ai consumatori e ai diritti dei lavoratori.
Ma possiamo fermarli!
Tramite il sito di Greenpeace si può inviare una lettera ai parlamentari europei per chiedere che interrompano il negoziato, io l'ho fatto, se volete farlo anche voi, ecco il link.
Per sostenere la campagna e la raccolta di firme europea STOP TTIP c'è tempo fino ad ottobre 2015, potete firmare a questo link.
 
Per approfondimenti:
Stop TTIP Italia
Il Post
Terra Nuova
Repubblica
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