mercoledì 26 giugno 2013

Antizanzare naturali


Finalmente è arrivata l’estate e, con lei, anche le fastidiosissime zanzare.
Come tenerle lontane senza riempire noi e le nostre case di nocive sostanze chimiche di sintesi?
Ecco qualche consiglio e qualche ricetta fai da te semplice e completamente naturale!

Il primo consiglio è quello di provare a coltivare in giardino o sul terrazzo alcune piante antizanzare, facilmente reperibili e facili da coltivare:

La citronella (cymbopogon nardus)



Con il suo odore caratteristico è l’ingrediente principale per la formulazione di repellenti antizanzare. Può essere coltivata in giardino o piantata in un vaso dalle dimensioni adatte. Ama il sole, teme il freddo e richiede innaffiature regolari in estate. Fate attenzione, quando la acquistate, che sia Cymbopogon Nardus o Cymbopogon Winterianus perché spesso le piante che si trovano in vendita non sono vere e proprie piante di citronella e hanno capacità repellente molto inferiore alla pianta vera.

La calendula (calendula officinalis)



Per via dei suoi fiori colorati è spesso coltivata come pianta ornamentale, è molto resistente ed ha un odore intenso sgradito alla zanzare. Contiene piretro ed oltre a respingere le zanzare, ha funzione antiparassitaria nell’orto. E’ una pianta rustica, ama il sole, necessita di poca acqua.

La lavanda (lavandula officinalis)


Con il suo profumo intenso tiene lontane le zanzare, è decorativa ed ha proprietà rilassanti. E’ una pianta rustica ed ama il sole. Non ama l’eccessiva umidità ed è quindi da innaffiare lasciando asciugare bene il terreno tra un’innaffiatura e l’altra. Alla fine della fioritura va potata per eliminare tutti gli steli fioriferi.

Il geranio (pelargonium odoratissimum)


Questa varietà di gerani ha fioritura meno vistosa rispetto alle altre varietà, ma ha foglie dall’odore più intenso, che ricorda un po’ il limone. E’ una pianta che si adatta facilmente, ha bisogno di innaffiature regolari ma non ama i ristagni d’acqua. Necessita di molta luce ma anche di un leggero ombreggiamento durante le ore più assolate, l’ideale è una posizione con mattino soleggiato e pomeriggio di mezza ombra.


Oltre a mettere alla prova il nostro pollice verde, un’altra tecnica antizanzare da mettere in pratica all’interno delle nostre case è sicuramente l’utilizzo di un brucia essenze con un mix di olii essenziali di citronella, geranio, lavanda, eucalipto, basilico, chiodi di garofano e litsea. Basteranno 3/4 gocce per ogni olio essenziale diluite nell'acqua del diffusore. Oltre a tenere lontane le zanzare, profumeremo piacevolmente la nostra casa.

Se poi vogliamo cimentarci nella creazione di qualche prodotto antizanzare per il corpo, ecco qualche semplicissima ricetta:

Olio antizanzare per il corpo 

In una boccetta di vetro scuro da 100 ml. munita di contagocce mettere:
70 ml di olio di Neem
6 ml. di olio essenziale di geranio
6 ml. di olio essenziale di lavanda
6 ml. di olio essenziale di citronella
6 ml. di olio essenziale di eucalipto
6 ml. di olio essenziale di tea tree
Si applica localmente qualche goccia sulle parti esposte all’aria.

Spray antizanzare per il corpo

70 gr. di acqua distillata
20 gr. di alcool alimentare (quello per liquori)
10 gr. di glicerina vegetale
20 gocce di olio essenziale di citronella
20 gocce di olio essenziale di lavanda
20 gocce di olio essenziale di geranio
Pesare l’acqua, aggiungere la glicerina vegetale e miscelare bene.
A parte pesare l’alcool, aggiungere gli olii essenziali e miscelare.
Unire poi i due composti e trasferire in uno spruzzino. Da agitare prima dell’uso.
Si usa direttamente sulle parti esposte spruzzando e massaggiando sulla pelle.
Da evitare l’utilizzo sui bambini, in quanto troppo ricco di olii essenziali.

Spray antizanzare all’olio di Neem

2 cucchiaini di olio di Neem
1 cucchiaino di olio di mandorle dolci
1 cucchiaino di aceto di mele
Acqua distillata 
Versare gli olii e l’aceto in un flacone spray e riempire con l’acqua distillata. Agitare energicamente prima dell’uso, in quanto acqua e olio non legano tra loro. Questo spray è indicato anche per i bambini, in quanto privo di olii essenziali.

Olio post puntura

In un boccettino di vetro da 10 ml. munito di contagocce o in un contenitore roll on versare 3 ml. di olio essenziale di geranio, 2 ml. di olio essenziale di lavanda, 2 ml. di olio essenziale di tea tree, 1 ml. di olio essenziale di citronella. 
Agitare ed applicarne 1 o 2 gocce sulla puntura per alleviare il prurito.

Con questo post partecipo al Linky Party di Il Blog di Maryanne


 
Con questo post partecipo al Linky Party di Alex di C'è crisi, c'è crisi

Linky Party C'e' Crisi

martedì 18 giugno 2013

I perchè della scelta vegan




Innanzitutto chi è vegan? Chi non mangia né animali né derivati animali (latte, uova, miele). Ma la scelta vegan è una scelta etica che va oltre l’alimentazione e che coinvolge ogni ambito della nostra vita e quindi è vegan chi, oltre a non cibarsi di animali, non acquista scarpe fatte con la loro pelle, non indossa pellicce o abiti con inserti di pelliccia, non usa lana e seta, non usa giubbotti e trapunte imbottiti di piume, non utilizza prodotti cosmetici e per la pulizia che contengano ingredienti animali e che siano stati testati su animali, non visita gli zoo e non assiste allo spettacolo di circhi con animali ed è contrario a qualsiasi tipo di sfruttamento animale. Essere vegan è insomma una filosofia di vita che esclude lo sfruttamento e la schiavitù di tutti gli animali.


La motivazione animalista


La motivazione più forte che conduce alla scelta di diventare vegan è sicuramente quella animalista e antispecista. Con le nostre scelte di tutti i giorni abbiamo il potere, e quindi la responsabilità, di decidere se condannare a morte o salvare gli animali. La maggior parte di noi non si rende conto di quanta sofferenza causiamo a milioni di animali, esseri senzienti  che come noi provano emozioni e sentimenti, gioia e dolore.

Gli animali d’allevamento, desiderano la libertà, accudire i loro cuccioli e tengono alla propria vita esattamente come noi!

Noi non li vediamo soffrire, non li vediamo morire, sofferenza e morte avvengono in luoghi nascosti  ma le bistecche non  crescono sugli alberi e dobbiamo renderci conto che, prima di averle nel piatto, è stato necessario imprigionare ed  uccidere l’animale. Se i macelli avessero le pareti di vetro tutti sarebbero vegetariani.

Mangiando carne costringiamo miliardi di animali a vivere chiusi in gabbie sovraffollate o incatenati, mutilati e sottoposti  a continue terapie antibiotiche ed ormonali.

Abbiamo pieno potere di scegliere di non sostenere allevamenti e macelli, rifiutando cibi animali.

Anche cibarsi di latte e uova significa uccidere animali  perché non si possono ottenere senza causare la loro morte.

Le mucche devono partorire un vitello per produrre latte e quel vitello, dopo essere stato separato dalla madre alla nascita perché non consumi il SUO latte, viene macellato all’età di pochi mesi.

Per ogni gallina ovaiola che nasce, nasce anche un pulcino maschio, che viene ucciso subito, tritato, soffocato, gasato perché improduttivo oppure lasciato vivere poche settimane e poi macellato come pollo.

Inoltre sia le mucche da latte che le galline ovaiole, quando non sono più produttive, vengono macellate, molto prima del termine naturale della loro vita biologica.


Ovviamente la prima e più importante scelta è quella alimentare, ma anche  come vestirci, quali prodotti acquistare, a quali spettacoli assistere sono scelte che influiscono direttamente sul mondo animale, dal quale l’uomo dipende ormai totalmente …. insomma ciò che scegliamo nella nostra vita di tutti i giorni può causare morte e sofferenza, ma diventandone consapevoli e cambiando le nostre abitudini possiamo smettere di essere complici delle crudeltà inflitte agli animali.



Il cuoio, ad esempio, è un prodotto diretto della crudele industria degli allevamenti intensivi perché la maggior parte del cuoio utilizzato per la produzione di scarpe, borse ed altri oggetti proviene dalla pelle di animali uccisi per la carne o mucche che hanno terminato il ciclo produttivo di latte. Inoltre richiede per la sua conciatura l’utilizzo di sostanze chimiche  inquinanti.


Per quanto riguarda la produzione di lana è importante sapere che le pecore vengono selezionate ed allevate per avere velli sempre più folti e questo causa in estate colpi di calore anche mortali, mentre, dopo la tosatura, gli animali esposti a basse temperature spesso muoiono per il freddo. Gli animali subiscono inoltre numerosissime sevizie come ad esempio il mulesing, operazione effettuata per evitare che la pecora sporchi il vello con gli escrementi e che consiste nello scuoiamento dell’area perianale e nel taglio della coda, effettuati senza anestesia , lasciando la carne viva e sanguinante; alcuni animali non sopportano tutto ciò e muoiono per le infezioni. La tosatura è ormai quasi totalmente automatizzata per misure standard e quindi le pecore fuori misura sono soggette a  tagli nella carne. Dopo quattro anni di vita la crescita di lana è molto più lenta e quindi l’animale, non più redditizio, viene macellato.


La seta viene prodotta dal bozzolo della farfalla. Per impedire che i bachi escano dal bozzolo, rompendo i fili di seta,  le larve vengono uccise con l’ebollizione o in forno….per fare 100 grammi di seta occorrono 1500 bachi!!!!


Le piume utilizzate per imbottire i nostri giubbotti o le nostre trapunte vengono strappate da oche vive, senza anestesia.


La motivazione ambientalista ed umanitaria


Con una dieta basata su alimenti vegetali si salva anche l’ambiente e le popolazioni povere. Si pensi che per ottenere un chilo di carne sono necessari 15 chili di vegetali, in mangimi, che potrebbero invece essere usati per il consumo umano. Questo spreco di vegetali, di acqua e di terreni , rubati spesso alle foreste tropicali, causa un impatto ambientale enorme e peggiora il problema della fame nel mondo, in quanto gli stessi terreni potrebbero essere coltivati con cibi per il consumo umano diretto, con minor dispendio di  risorse. Ormai  la metà delle terre fertili della Terra viene usata per coltivare cereali, legumi,  semi e foraggi destinati agli animali.  Le produzioni attuali di cereali e legumi sarebbero sufficienti a sfamare tutta la popolazione terrestre, basterebbe solo consumare direttamente i vegetali, anziché usarli per nutrire gli animali.


Essere vegan è il futuro perché non ci sono risorse per  nutrire tutti con una dieta carnivora e con questo tipo di alimentazione stiamo distruggendo il pianeta. Si distruggono ogni anno migliaia di ettari di foresta pluviale, il polmone verde del pianeta, per far spazio a nuovi pascoli o a nuovi terreni da coltivare per gli animali, che in breve tempo si desertificano, facendo inoltre uso smodato di prodotti chimici per cercare di ricavare raccolti sempre più abbondanti.


Un altro fattore inquinante deriva dai liquami prodotti negli allevamenti intensivi (le deiezioni di una singola mucca equivalgono a quelle di 30 persone!) difficili da smaltire in quanto eccessivi e superiori alla capacità di smaltimento del suolo e quindi con grande pericolo di inquinamento delle acque superficiali e sotterranee.



La motivazione salutista

Il latte, che viene pubblicizzato come ricco di calcio, in realtà contiene proteine acide che consumano calcio più di quanto ne regalano (nei paesi dove non si beve latte l’osteoporosi è rara). Il latte è inoltre uno dei principali responsabili di allergie alimentari, viene contaminato da antibiotici, ormoni, erbicidi e pesticidi del foraggio. L’essere umano è l’unico animale che consuma il latte di altre specie e anche dopo lo svezzamento. 
Carne e uova contengono grassi saturi e colesterolo.
Mangiare cibi animali ci fa ammalare mentre alimentarsi con cibi vegetali previene malattie croniche e degenerative come l’arteriosclerosi, il diabete, l’ipertensione, le malattie cardiovascolari, il cancro e molte altre.


Diventare vegan è la scelta più importante che si possa fare per migliorare il mondo. Si salvano gli animali, si salva l'ambiente, si combatte la fame nel mondo e si migliora la propria salute.

Consiglio veramente a tutti di guardare il film-documentario  Earthlings. E' un film sconsigliato ad un pubblico sensibile, ma fa conoscere la verità e solo conoscendo la verità possiamo fare scelte consapevoli. Io credo sia arrivato il tempo di prendere in mano la nostra vita, salvaguardare la nostra salute in prima persona, rispettare ogni forma di vita e diventare consapevoli che, con le nostre scelte quotidiane, possiamo salvare il nostro Pianeta ed i suoi abitanti, umani e non....siamo singole gocce ma l'oceano è fatto di tante piccole gocce!


Per chi volesse approfondire l'argomento consiglio di leggere

Guida al Vivere Vegan - Libro
 oppure

Vegan Voto medio su 1 recensioni: Da non perdere
 o ancora

La Rivoluzione della Forchetta Vegan - Libro Voto medio su 15 recensioni: Buono
 

domenica 9 giugno 2013

Pulizie green, autoproduzione detersivi ecologici



Uno dei principi fondamentali della decrescita è l’autoproduzione e, in tema di pulizie, far da sé ciò che serve per l’igiene della casa ci garantisce anche un Mondo più pulito…in tutti i sensi!!!

Vivere in modo sostenibile significa prestare attenzione alle proprie azioni quotidiane, a cosa si acquista, razionalizzando i consumi, rinunciando al superfluo e cercando di non inquinare l’ambiente e quindi niente di meglio che pulire con i detersivi “fai da te” ed utilizzare qualche vecchio rimedio della nonna.

Oltretutto, produrre i nostri detergenti casalinghi significa anche riciclare vecchi flaconi all’infinito e quindi ridurre i rifiuti!

La regola di base è quella di non miscelare sostanze acide con sostanze basiche, in quanto chimicamente opposte (si neutralizzano a vicenda); ad esempio aceto ed acido citrico non vanno mescolati al bicarbonato o al percarbonato.

Non contenendo conservanti, i detersivi autoprodotti non si conservano a lungo, è quindi buona norma prepararne in quantità non eccessive, da esaurire in tempi brevi.

Ecco alcuni suggerimenti ed alcune ricette efficacissime che utilizzo personalmente e che vi consiglio…

Il bucato

Per lavare il bucato la scelta di non utilizzare detergenti potenzialmente irritanti ed allergizzanti, oltre che inquinanti, è ancora più importante, visto che poi i capi che laviamo saranno in contatto con la nostra pelle.

Nel caso di macchie ostinate è bene pretrattarle con sapone di marsiglia (meglio se autoprodotto, con solo olio, acqua e soda! qui la ricetta) e lasciare agire qualche ora prima del lavaggio. Nel caso di capi particolarmente sporchi è bene aggiungere in lavatrice, insieme al detersivo, un cucchiaio di percarbonato di sodio, dal potere sbiancante ed igienizzante.

Detersivo liquido per lavatrice alla lavanda:

5 litri di acqua

200 gr. di sapone di marsiglia

100 gr. di bicarbonato di sodio

25 gocce di olio essenziale di lavanda

Portare ad ebollizione l’acqua in una grossa pentola. Nell’attesa grattugiare il sapone di marsiglia. Una volta raggiunta l’ebollizione, spegnere il fuoco e versare il sapone grattugiato, mescolando con un cucchiaio di legno. Lasciare riposare finchè il sapone sia completamente sciolto e l’acqua si sia raffreddata. A quel punto aggiungere il bicarbonato, mescolando bene per scioglierlo completamente.

Aggiungere l’olio essenziale e trasferire il detersivo nei flaconi.

Bucato profumatissimo!

Ammorbidente all’acido citrico:

500 ml. di acqua demineralizzata

80 gr. di acido citrico

Versare l’acqua in una bottiglietta ed aggiungere l’acido citrico. Chiudere la bottiglia con il tappo ed agitare fino allo scioglimento dell’acido citrico. Agitare ogni volta prima dell’uso. Metterne 100 ml.,  per ogni lavaggio, nella vaschetta per l’ammorbidente. Prima di versarlo nella vaschetta si può addizionarlo di olio essenziale di lavanda o altro olio a piacere per potenziare la profumazione del bucato.

Ammorbidente all’aceto:

100 ml. di aceto bianco direttamente nella vaschetta dell’ammorbidente…in quanto anticalcare, oltre ad ammorbidire la biancheria, tiene puliti gli scarichi!

I Piatti

Ovviamente il lavaggio dei piatti è altrettanto importante. Visto che le stoviglie servono a preparare e contenere il nostro cibo è molto importante che non vengano in contatto con sostanze nocive, spesso contenute nei detersivi tradizionali.

Detersivo liquido per lavastoviglie:

400 ml. di acqua

200 gr. di sale fino

200 ml. di aceto

3 limoni

Spremere il succo dei limoni e metterlo da parte. Separare la buccia dei limoni dalla polpa e dai semi, con l’aiuto di un coltello (incidere la buccia e poi “sbucciarla”).

Buttare polpa e semi e tagliare la buccia a striscioline molto sottili.

Versarle in una pentola capiente con il succo dei limoni, il sale e ¾ dell’acqua (300 ml.). Portare ad ebollizione e cuocere per 15 minuti mescolando ogni tanto. Trascorsi i 15 minuti aggiungere i restanti 100 ml. di acqua e l’aceto. Con il frullatore ad immersione frullare tutto molto finemente. Infine filtrare la poltiglia con un passino a maglia molto stretta, così da eliminare residui che potrebbero intasare il filtro della lavastoviglie.

Con l’aiuto di un imbuto, trasferire il detersivo così ottenuto in una bottiglietta. Utilizzare 2 cucchiai per ogni lavaggio.

Brillantante per lavastoviglie:

1 lt. di acqua

150 gr. di acido citrico

Versare l’acqua in una bottiglietta, aggiungere l’acido citrico. Chiudere con il tappo ed agitare fino a completo scioglimento. Se si utilizza acqua tiepida si scioglie meglio. Riempire la vaschetta del brillantante e regolare l’indicatore al massimo.

Spruzzini multiuso:

all’acido citrico (per incrostazioni calcaree):

Preparare in uno spruzzino una soluzione al 15% di acido citrico (1 lt. acqua e 150 gr. acido citrico). Spruzzare, lasciare agire qualche minuto e risciacquare. Non utilizzare su marmo, legno, cotto.

all’aceto (per incrostazioni calcaree):

Preparare in uno spruzzino una diluizione al 40% di aceto (600 ml. acqua e 400 ml. aceto). In presenza di acqua molto calcarea è preferibile usare acqua distillata. Spruzzare, lasciare agire qualche minuto e risciacquare. Non utilizzare su marmo, legno, cotto. Molto utile anche per la pulizia del frigorifero e del forno (meglio se a forno tiepido, lasciando agire qualche minuto prima di sciacquare).

al bicarbonato (igienizzante e sgrassante):

Versare in uno spruzzino 500 ml. di acqua tiepida e scioglierci 48 gr. di bicarbonato (dosi maggiori otturerebbero lo spruzzatore in quanto il bicarbonato ha una solubilità massima di 96 gr. per litro). Agitare bene prima dell’uso.

all’olio essenziale di limone (generico e per i vetri):

Versare in uno spruzzino 400 ml. di acqua distillata, 100 ml di alcool per liquori, 10 gocce di detersivo ecologico per piatti, 7 gocce di olio essenziale di limone. Agitare bene per miscelare tutto. Agitare prima di ogni uso.

I sanitari:

Crema abrasiva “tipo cif”:

Da preparare al momento, nella quantità necessaria, miscelando bicarbonato con detersivo ecologico per piatti fino ad ottenere una pappetta consistente. Passare sui sanitari con una spugna e poi sciacquare.

Detergente/lucidante:

Da preparare al momento, su di una spugna, mescolando aceto e detersivo ecologico per piatti. Passare sui sanitari e poi sciacquare.

Pasta all’argilla e bicarbonato:

80/100 ml. di acqua

30 gr. di sapone di marsiglia grattugiato

150 gr. di argilla bianca

80/100 gr. di bicarbonato di sodio

2 cucchiaini di glicerina vegetale

5 ml. di olio essenziale di limone

Mettere in un contenitore il sapone grattugiato, l’argilla, la glicerina e 70 ml di acqua. Impastare con un cucchiaio e se necessario aggiungere ancora qualche cucchiaio di acqua fino ad ottenere un impasto omogeneo e denso. Spargere le gocce di olio essenziale ed aggiungere qualche cucchiaio di bicarbonato. Impastare con il cucchiaio e continuare ad aggiungere bicarbonato. Quando l’impasto si sarà indurito continuare ad impastare con le mani, indossando guanti di gomma. Aggiungere bicarbonato fino ad avere un impasto uniforme, liscio e della consistenza giusta per formare una palla. Scegliere un contenitore (va benissimo anche una vaschetta della margarina o un contenitore da frigo in plastica) e foderarlo con pellicola trasparente. Versare l’impasto all’interno e pressare bene con le dita per fargli prendere la forma del contenitore. Richiudere la pellicola sulla superficie superiore del detergente e cercare con le dita di renderla liscia. Estrarre quindi il detergente, sollevando la pellicola. Appoggiare il panetto di detergente su un piatto e togliere la pellicola. Lasciare scoperto qualche giorno per farlo asciugare, girandolo ogni tanto. Dopo 3, 4 giorni sarà diventato solido e si potrà quindi rimetterlo nel suo contenitore ed utilizzare. Si preleva con una spugna bagnata una piccola  quantità di prodotto, si passa sui sanitari e poi si sciacqua.

I tappeti:

1)    Versare 1 lt. di acqua in una piccola bacinella, aggiungere 2 bicchieri di aceto bianco. Passare questa soluzione sul tappeto con una spazzola dalle setole morbide. Lasciare asciugare.

2)    Corpargere il tappeto con abbondante bicarbonato, lasciare agire tutta la notte e al mattino aspirare on l’aspirapolvere.

3)    Versare 1 lt. di acqua in una piccola bacinella, aggiungere 3 cucchiai di bicarbonato. Passare questa soluzione sul tappeto con una spazzola dalle setole morbide. Lasciare asciugare e poi aspirare con l’aspirapolvere.

Consigli vari:

-         Il bicarbonato cosparso sul fondo della lettiera del gatto ne assorbe gli odori.

-         Per sbiancare il fondo del water, versare aceto puro diluito in acqua bollente e lasciare agire tutta la notte.

-         Per togliere gli odori dal frigorifero, mettere qualche cucchiaio di bicarbonato in una ciotola larga dentro il frigo.

-         Per pulire, igienizzare e togliere gli odori dai taglieri di legno, passarli con una pastella di acqua e bicarbonato (1 parte acqua e 3 parti bicarbonato) e sciacquarli dopo qualche minuto.

-         Per lavare i pavimenti è sufficiente diluire 1 bicchiere di aceto in acqua calda.

-         Per togliere il calcare dai rubinetti spruzzare aceto, meglio se caldo. Lasciare agire qualche minuto e sciacquare. Per le griglie rompigetto e le docce ostruite dal calcare, svitarle, immergerle nell’aceto finché il calcare si scioglie e poi sciacquarle.

-         Utilizzare gli olii essenziali nelle pulizie aiuta ad igienizzare, disinfettare e profumare. Non si diluiscono nell’acqua, ma nell’olio, nell’alcool e nel sapone liquido. Lavanda, limone, timo, tea tree, eucaliptus sono disinfettanti; lavanda, limone, basilico e melissa sono insettifughi; lavanda e geranio sono antimuffa.

-         L’acqua calda potenzia ogni tipo di lavaggio e di detersivo.

-         Lasciare agire i detergenti qualche minuto in più ne migliora l’efficacia



  
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