lunedì 23 marzo 2015

Germogli, supercibo fai da te

Una bella autoproduzione che si può mettere in pratica con facilità è quella dei germogli.
Di cereali, di legumi e di altre specie vegetali, sono tutti ricchissimi di preziosi elementi nutritivi, altamente energetici e facilmente digeribili, tanto da poterli definire un super-cibo.
I germogli si producono a partire dai semi e si possono mangiare durante tutto l’anno, ma il periodo migliore è la primavera, quando i vegetali sono più ricchi di nutrienti utili anche a smaltire liquidi e chili in eccesso, quindi questo è decisamente il periodo migliore per dedicarsi all'autoproduzione di germogli :-)


La quantità di minerali e altri nutrienti essenziali che troviamo nei germogli non la troviamo neanche in verdura e frutta fresca!
Nei germogli le vitamine sono pari al doppio di quelle contenute nel seme e il triplo di quelle contenute nelle piante adulte.
Con la germogliazione il programma genetico della pianta si attiva per dare vita a numerose reazioni biochimiche che portano le sostanze nutritive a diventare più digeribili
I semi che si possono utilizzare per produrre germogli sono tantissimi, come ad esempio quelli di trifoglio, di ceci, di avena, di girasole, di lino, di fagiolo mungo, di fagiolo adzuki, di grano saraceno, di senape, di cavolo, di erba medica e moltissimi altri.
Alcuni semi, come quelli dei legumi sono indigeribili da crudi e quindi devono essere cotti perdendo così la "vita" latente che è nel seme, mentre con la germogliazione quegli stessi semi si possono mangiare crudi permettendo al nostro organismo di assimilare l'energia contenuta in essi.

 
Ogni tipo di germoglio ha le sue proprietà specifiche ed è indicato per migliorare alcuni aspetti particolari della nostra salute, vediamo qualche esempio:
  • i germogli di grano saraceno sono molto ricchi di proteine, calcio, fosforo e ferro, oltre a vitamine del gruppo A, C, E e B e sono indicati per migliorare il funzionamento di cuore e tiroide; aiutano a conservare l'elasticità dei tessuti dei vasi sanguigni e rafforzano le pareti dei capillari, abbassano la glicemia e sono quindi utili in caso di diabete; sono anche ottimi per l'apparato gastrointestinale, con azione disintossicante.
  • i germogli di soia verde (fagiolo mungo) sono ricchi di proteine e minerali tra cui calcio, magnesio, potassio, ferro, zinco, rame e fosforo, oltre a vitamine del gruppo A, C, E e B e sono indicati per gli atleti e per chi è impegnato in attività pesanti; aiutano a mantenere sotto controllo il colesterolo cattivo, mantenendo in buona salute il sistema cardiocircolatorio; gli isoflavoni contenuti nei germogli di soia hanno un'azione paragonabile a quella degli estrogeni e quindi sono utili per alleviare i disagi della menopausa.
  • i germogli di erba medica (alfa-alfa) sono straordinariamente ricchi di proteine (35%) e contengono una quantità notevole di minerali come il calcio, il fosforo, il magnesio, il rame, il ferro, lo zinco e il selenio oltre a vitamine dei gruppi A, B, C, D, E, K e U; hanno un'azione rimineralizzante e ricostituente e sono quindi indicati in caso di astenia e convalescenza; apportano  beneficio nei casi di anemia, gastriti e ulcere, disturbi del colon e reumatismi, oltre a rafforzare il sistema vascolare e prevenire le emorragie.
  • i germogli di trifoglio hanno un elevato contenuto proteico e
    sono molto ricchi di fosforo, potassio, magnesio, calcio, ferro e zinco, oltre a vitamine del gruppo A, B, C ed E; hanno proprietà toniche e depurative del sangue.
  • i germogli di girasole sono molto ricchi di proteine, fosforo, calcio, potassio e magnesio e vitamine del gruppo A, B, C, E oltre ad una considerevole quantità di vitamina D, difficile da assimilare tramite gli ortaggi; hanno un'azione salutare sui denti, le ossa, i muscoli ed il sistema nervoso.
Il modo migliore per assicurarsi tutte le sostanze nutritive contenute nei germogli è quello di consumarli crudi, nell'insalata o anche da soli conditi con olio e limone, ma si possono anche cuocere leggermente, magari per aggiungerli al mix di verdurine per i noodles o per il cous cous.

Avere ogni giorno germogli freschissimi è semplicissimo e molto economico, basta avere dei semi biologici e un germogliatore, che è possibile anche ricavare da alcuni oggetti casalinghi come un colino a maglie fitte e un'insalatiera. 
Ecco qualche idea presa dal web per un germogliatore fai da te....





Questo è il mio germogliatore, che trovo praticissimo perchè permette di far germogliare contemporaneamente molti semini ^_^



Quasi tutti i semi necessitano di 8/10 ore di ammollo in acqua, prima di essere posizionati nel germogliatore, perciò si lavano e si mettono a bagno la sera per poi, il mattino dopo, distribuirli nelle vaschette del germogliatore, tenendo presente che i semi, germogliando, aumentano il loro volume di circa quattro volte.
I semi vanno posizionati a stretto contatto uno con l'altro all'interno delle vaschette per mantenere un tasso di umidità più elevato.


Il germogliatore va posizionato a temperatura ambiente, in una posizione abbastanza luminosa e i semini vanno sciacquati due volte al giorno, mattino e sera, facendo attenzione ai ristagni d'acqua che potrebbero creare muffe.
Alcuni semi germoglieranno già in 3 giorni, come il fagiolo mungo, mentre altri necessiteranno di più giorni, anche fino a 10, come il grano saraceno.
Quando i germogli sono pronti vanno risciacquati, scolati dall'acqua e conservati in frigorifero, all'interno di un contenitore di vetro con coperchio; si possono conservare per circa una settimana.


Ecco come ho mangiato questi tenerissimi germogli di trifoglio:


- in un'insalata di carciofi, valeriana, rucola e arancia, arricchita di gherigli di noci, semi di girasole e di sesamo



 - da soli in insalata, conditi con olio e limone



Se volete acquistare il germogliatore come il mio, potete farlo qui....
E troverete anche una vastissima scelta di semi, come questo...


martedì 17 marzo 2015

L'acido citrico e i suoi tanti usi

L'acido citrico è un composto presente naturalmente negli agrumi ed è un ottimo ingrediente per chi vuole pulire naturalmente la propria casa, in linea con uno stile di vita ecosostenibile. 


Insomma l'acido citrico è sicuramente una di quelle cose che non possono mancare in casa di chi ha a cuore l'ambiente. 
L'acido citrico è anche utilizzato nell'industria alimentare come correttore di acidità e conservante, con la sigla E330.
Si trova in commercio sotto forma di cristalli granulosi, nella forma anidra o monoidrata (l'acido citrico anidro puro è da preferire) e si può acquistare nei negozi di prodotti naturali, in alcune farmacie ed erboristerie. Io lo acquisto comodamente online...


Come sappiamo i detersivi commerciali contengono moltissime sostanze dannose per noi e per l'ambiente, perciò pulire la propria casa naturalmente usando prodotti semplici ed economici, creando anche qualche detersivo fai da te a basso costo è un gesto sicuramente doveroso nei confronti di noi stessi e del bel Pianeta che ci ospita.

L'acido citrico è un ottimo anticalcare perchè combatte la durezza dell'acqua e può avere molteplici utilizzi....eccone alcuni:


  • Brillantante per lavastoviglie.
Nella vaschetta del brillantante della nostra lavastoviglie possiamo mettere, invece del costoso ed inquinante brillantante prodotto da famosi marchi, una soluzione al 15% di acqua e acido citrico. 
Io la preparo di volta in volta sciogliendo 15 gr di acido citrico in 85 gr di acqua leggermente tiepida, che permette un miglior scioglimento dell'acido citrico.
Basterà versare la soluzione nella vaschetta e regolare l'indicatore al massimo.

  • Disincrostante per lavatrice.
Una volta al mese possiamo far fare alla nostra lavatrice un ciclo di lavaggio ad alta temperatura inserendo nel cestello 850 cl di acqua tiepida nella quale avremo disciolto 150 gr di acido citrico. 
Questo servirà a disincrostare e mantenere puliti gli elementi interni come i tubi, i filtri e le resistenze.


  • Spruzzino anticalcare.
Per ottenere un efficacissimo anticalcare fai da te basterà riutilizzare il flacone vuoto di un vecchio detersivo dotato di spruzzino e versarci una soluzione all'acido citrico al 15% (850 gr di acqua e 150 gr di acido citrico). 
Aggiungendo anche 5 o 6 gocce di olio essenziale di timo avremo anche un'azione disinfettante e profumante.
Si potrà utilizzare quindi sui sanitari, sui rubinetti, sulle piastrelle, nella doccia e su ogni superficie lavabile, tranne marmo, pietra e legno che non sono da pulire con prodotti acidi.


  • Pastiglie effervescenti per il WC.
Per fare delle pastiglie anticalcare fai da te per il WC basterà procurarsi 112 gr di acido citrico, 220 gr di carbonato di sodio (Soda Solvay), 4 gr di olio essenziale di eucalipto, 4 gr di olio essenziale di menta e 10 gr di acqua.
Si mescolano con una spatola, in una ciotola, l'acido citrico e il carbonato di sodio, si aggiunge quindi il primo olio essenziale e si mescola, per poi aggiungere anche l'altro olio essenziale e rimescolare. Infine si aggiunge l'acqua, spruzzandola attraverso un flaconcino spray. Si fa qualche spruzzo sulle polveri e si mescola. Si continua così fino a terminare tutta l'acqua. Si deve procedere così lentamente, aggiungendo poca acqua per volta perchè altrimenti si creerebbe un'eccessiva reazione di effervescenza, che dovrà invece rimanere per quando le inseriremo nel nostro WC per disincrostarlo, disinfettarlo e deodorarlo.
Una volta terminata tutta l'acqua si divide l'impasto ottenuto in 6 stampini di silicone o vaschette dello yogurth o del gelato o altri contenitori adatti, si preme bene il contenuto all'interno dello stampo per compattare e si lascia asciugare completamente. 
Il giorno dopo si potranno sformare e conservare in un contenitore chiuso ermeticamente, al riparo da luce e calore.
Per avere un WC pulito e profumato, versare una pastiglia effervescente e lasciare agire per circa un'ora.

  • Ammorbidente per il bucato.
Al posto dell'ammorbidente, in lavatrice nell'apposita vaschetta, possiamo mettere un cucchiaino di acido citrico disciolto in una tazzina da caffè di aceto. 
Il bucato sarà morbidissimo e se vorremo anche profumarlo potremo aggiungere nell'ultimo risciacquo qualche goccia del nostro olio essenziale preferito.

  • Spray per i vetri.
Per pulire vetri e specchi possiamo preparare uno spruzzino con un litro di acqua, aggiungendo un cucchiaino di acido citrico e uno di detersivo per i piatti. 
Agitare prima dell'uso. 

  • Disgorgante per lavandini.
Come disgorgante per il lavandino otturato, al posto dei prodotti commerciali a base di acido solforico, possiamo utilizzare il più ecologico acido citrico. 
Si procede versando circa 100 gr di bicarbonato di sodio nello scarico otturato e subito dopo circa 200 ml (un bicchiere) di soluzione al 20% di acido citrico (160 gr acqua e 40 gr acido citrico). 
Si creerà un'effervescenza che rimuoverà lo sporco.

Consigli

L'acido citrico, in quanto sensibile all'umidità, va conservato in un contenitore ben chiuso, al riparo dalla luce e in luogo fresco e asciutto.
Evitare di toccare l'acido citrico non diluito con le mani, indossare i guanti.
I prodotti preparati con acido citrico vanno utilizzati entro un mese circa, perciò è consigliato preparare la dose occorrente volta per volta.



mercoledì 11 marzo 2015

Tiramisù vegan

Il tiramisù è da sempre uno dei miei dolci al cucchiaio preferiti, perciò da quando sono vegan ho provato varie versioni di tiramisù senza derivati animali.

In rete si trovano tante ricette per fare il tiramisù in versione vegan e altrettante ce ne sono nei libri di ricette vegan.

Ne ho provata qualcuna ma nessuna mi soddisfaceva completamente, così dopo un po' di esperimenti ho messo a punto questa mia versione per fare un tiramisù che, a detta di chi l'ha assaggiato, è molto più buono di quello "normale" ^_^

Questo tiramisù, oltre ad essere golosissimo, è anche molto più leggero e salutare di quello classico, perciò lo consiglio a tutti, anche a chi non è vegan.


Ingredienti:
  • 400 gr di tofu vellutato
  • una confezione da 300 ml di panna di riso da montare SOYATOO 
  • un cucchiaio di brandy
  • 30 gr di sciroppo d'agave
  • biscotti secchi, croccanti e friabili (io uso quelli ai cereali di Viviverde Coop)
  • caffè
  • cacao

Per prima cosa mettere il tofu in un frullatore insieme al cucchiaio di brandy e allo sciroppo d'agave e frullare fino a formare una crema liscia ed omogenea. Mettere quindi da parte in una ciotola.

Versare la panna in un boccale alto e con la frusta elettrica montare finchè sarà bella soffice e spumosa.


Unire anche la panna montata nella ciotola con la crema di tofu e amalgamare. Fare questa operazione con delicatezza per evitare che la panna perda la sua spumosità.


Preparare del caffè lungo in una tazza capiente e immergerci per pochi istanti i biscotti uno ad uno, andandoli poi a posizionare direttamente nelle ciotole prescelte per le monoporzioni di tiramisù, formando uno strato omogeneo.


Versare quindi uno strato di crema sopra lo strato di biscotti e continuare così a formare gli strati fino a terminare gli ingredienti.



Con queste dosi a me vengono 5 monoporzioni belle abbondanti.

Spolverizzare le ciotoline di tiramisù con abbondante cacao, coprire con pellicola alimentare e lasciare riposare in frigo almeno due o tre ore, prima di consumare.

Se lo fate il giorno prima sarà ancora più buono!


Fatemi sapere se vi è piaciuto ^_^


P.S: 
Avete visto la novità al fondo dei miei post? E' la firma personalizzata che ha creato per me la bravissima Iole di Iolecal
Non è carinissima? ^_^

con questo post partecipo al Linky Party ricette fresh & light di Tra Cucina & Realtà e L'appetito vien mangiando
 
Linky Party ricette fresh & light

giovedì 5 marzo 2015

Il mondo che vorrei

Qualche tempo fa ho letto un post di Lucia de La Balena Volante che era la recensione di un libro di poesie in rima.
Mi ha subito incuriosito perchè le poesie in rima mi piacciono molto, penso che abbiano un ritmo musicale e leggerle  mi dà la sensazione di un suono circolare, cadenzato e melodioso che placa la mente, quasi una ninna nanna!

Il valore aggiunto, per me, di queste poesie è che sono vegan e che i proventi di questo libro sono destinati a sostenere il canile di Milano, seriamente danneggiato dalle ultime esondazioni. 

Perciò non potevo che seguire il suggerimento di Lucia ... l'ho ordinato e qualche giorno fa mi è arrivato a casa.


E, complimentandomi con le persone che hanno dato vita a questo progetto, è nata l'idea di parlarne qui sul blog, perchè iniziative come questa meritano sicuramente di essere divulgate ... forse sono piccole azioni ma, come mi ha detto Pompea Gualano, ideatrice del libro, questi "sono piccoli sassi, ma tanti sassi si sa deviano anche i fiumi più grandi". 
E questo Mondo ha decisamente bisogno di deviare il fiume di indifferenza, sfruttamento, crudeltà, cinismo, specismo e morte!



Il libro è molto bello, una vera chicca ... i concetti vegan esposti attraverso le poesie in rima e le belle illustrazioni mi hanno davvero incantato :-)



I temi trattati nel libro sono quelli etici, dall'abbandono dei cani allo sfruttamento animale nei circhi e nei delfinari, dalla caccia alla vivisezione, dall'alimentazione alle pellicce.

Il poeta è Vincenzo Piccolo, che si definisce "un sognatore, uno di quelli che hanno sempre gli occhi aperti al mondo colmi di speranza". Ovviamente è vegan e della sua scelta dice "Essere vegan è il regalo più bello che potessi trovare sotto l'albero della vita, peccato solo non aver fatto prima questa scelta."

Ogni poesia è illustrata con disegni molto belli, realizzati da Alessandra Conte, Marina Lecchi, Rita Spàngaro e Alice Pizzuti, sei anni, figlia di Rita  ^_^

Per scrivere questo post ho chiesto a Pompea di raccontarmi come è nata l'idea del libro ed ecco il suo racconto:


"Diciamo che è partito tutto da una mia intuizione e scouting. Avevo notato i post di Vincent il Vincent Piccolo sulla pagina VEGANI A MILANO, fatti di poesie leggere, in rima baciata che, nonostante la loro musicalità e levità, affrontavano di volta in volta temi duri, come gli allevamenti, la caccia, il circo con gli animali e cantava (perché molte delle sue poesie sono davvero musicali, dal ritmo a volte hip hop, a volte rap) con semplicità e orecchiabilità la scelta di tutti noi, cioè di considerare tutti gli animali, indistintamente, più che nostri simili, nostri fratelli e non accettiamo che siano torturati e sfruttati.
In un paio di mesi, forse meno, l'ho contattato per proporgli un progetto editoriale differente da quello al quale saremmo approdati dopo circa meno di un anno, un progetto per ora chiuso in un cassetto, ma ancora scalpitante e che forse Vincenzo Piccolo (il vero nome del poeta) porterà a termine, glielo auguro.
Rimaneva la sua prolifica produzione di poesie vegane - animaliste che meritavano, a mio avviso, di uscire dal mondo virtuale e impalpabile del social network e di venire diffuse il più possibile.
Avevo inviato nel frattempo alla mia amica del cuore, l'amica dell'università e delle scorribande estive, l'amica che mi aveva indirizzata e istruita definitivamente verso la scelta etica del veganesimo, una delle poesie di Vincenzo: IL FREDDO DELL'IGNORANZA, sull'uso di pellicce in cui si menzionano anche Pinocchio, il Gatto e la Volpe, la storia che più di tutte le altre aveva segnato la mia infanzia e la mia fantasia di bambina sognatrice. 
Lei, Rita, me la rimanda illustrata, il resto è stato facilissimo e venuto quasi spontaneamente: coinvolgere altre due ragazze vegane, Marina e Alessandra, che sapessero disegnare e che interpretassero con la loro empatia e sensibilità una selezione di poesie di Vincenzo.
Non sembrava facilissimo all'epoca estrapolare venti poesie di temi diversi dalle circa 300 poesie che nel frattempo erano nate al momento in cui avevo definito meglio la struttura della raccolta, ma anche quello si è risolto naturalmente, la selezione la hanno fatta le illustratici (alle quali si è aggiunta la figlia 5 enne di Rita) e che, in tempi record, ha illustrato quattro poesie di temi differenti.
Alessandra, Marina, Rita e Alice, meriterebbero ognuna di loro una scheda a parte, tanto sono interessanti ed emblematiche le loro vite. Come, ognuna di loro, pur svolgendo una vita normale, fatta di lavoro e impegni, sia ugualmente impegnata e attiva nella diffusione di abitudini di vita etiche e a salvare qualche animale da incuria e maltrattamenti. Alessandra ospitando di volta in volta animali diversi ed entrando spesso in conflitto con vicini poco "tolleranti", Rita adottando cani e gatti con storie difficili alle spalle, Marina prendendosi cura di animali problematici anche lei e salvando nelle campagne padane animali a rischio morte per inedia e freddo, Alice (la bimba di 6 anni adesso), col suo esempio - e lotta anche - nelle scuole italiane di bimba 100% veg dal concepimento, sana, forte e intelligente.

Tutto il libretto è permeato di questa voglia di giustizia per gli animali, di questo amore continuamente offeso e vilipeso da una società che continua a trattare e usare gli animali come oggetti, prodotti su cui speculare senza alcun rispetto per la loro vita, la loro anima, i loro sentimenti. Questo libro ha preso forma spontaneamente, dal cuore di tutti noi che vorremmo un mondo differente, in cui gli animali possano essere ascoltati e capiti, rispettati e amati. Nel frattempo, come recita la poesia a chiusura della raccolta, illustrata da Alice, attraverso le poesie di Vincenzo, abbiamo voluto parlare per loro:

PARLA PER ME 

Parla per me, perché non posso farlo,
ho in testa un pensiero, più simile ad un tarlo.

Parla per me, usa pure le tue rime,
per me, fossi un uccello, sarebbero mangime.

Parla per me, con questo inchiostro nero,
dei versi, io mi sento, fidatissimo scudiero.

Parla di te, di te che sei invincibile,
perché se sai che ha avuto occhi,
tu sai, che non è commestibile.

Parla di noi, di noi senza ritegno,
che sul pianeta terra, vogliam lasciare il segno.

Vincent


"Sono una bambina di quasi sei anni e non mangio gli animali. Maialini, pulcini, mucche, conigli, pesciolini, aragoste, granchi, insetti sono miei amici e vorrei stare sempre con loro. Oltre che con mamma Rita e papà Massimo, vivo con due fratelli pelosi, un cane e un gatto, e in compagnia di altri piccoli amici che vengono a trovarci in giardino. Da grande forse farò la curatrice di animali, come si dice... la veterinaria".  
Alice Pizzuti


La raccolta è stata presentata al Miveg lo scorso settembre ed è andata a ruba, ciò ci ha permesso, coperte le spese di stampa (io, Francesco Farabola, che ha impaginato e curato la grafica, Alessandra Conte, Marina lecchi, Rita Spàngaro, Alice Pizzuti e Vincenzo Piccolo hanno contribuito gratuitamente) di devolvere il ricavato alle associazioni animaliste organizzatrici della manifestazione.
Abbiamo ristampato la raccolta e abbiamo deciso "d'ufficio" che devolveremo il ricavato al canile-gattile di Milano che è stato evacuato per inondazione lo scorso autunno."

Ecco un assaggio di questo carinissimo libro...






Se volete acquistare questo libro scrivete una email alla gentilissima Pompea, all'indirizzo info@iwyworld.com


Avrete così un libro di poesie davvero speciale e allo stesso tempo aiuterete gli ospiti del canile di Milano ^_^
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