lunedì 27 gennaio 2014

Sapone alla camomilla



Ho già detto più volte come l'autoproduzione sia un'attività ecologica, piacevole, creativa e di enorme soddisfazione. 

Secondo me, una delle più soddisfacenti autoproduzioni è fare il sapone. 
La saponificazione con il metodo a freddo, con le dovute precauzioni, è un'attività alla portata di tutti. 
Il sapone è il risultato della reazione chimica tra un grasso (gli olii) e la soda caustica; la soda converte lentamente l'olio in sapone. Questo procedimento, alla fine della stagionatura, fornisce un sapone morbido e nutriente, i saponi prodotti con questo metodo sono naturalmente ricchi di glicerina, prodotta durante la reazione di saponificazione.

Le cose importanti da sapere prima di iniziare a fare il sapone in casa sono due:
  • le regole di sicurezza: conservare la soda caustica, altamente corrosiva ed ustionante, nel suo contenitore chiuso e al di fuori della portata di bambini e animali domestici, indossare guanti di gomma ed occhiali durante la saponificazione, versare la soda nel liquido e mai il contrario.
  • è necessario pesare con assoluta precisione gli ingredienti, perchè anche solo pochi grammi di differenza, cambiano notevolmente il sapone, che può quindi essere caustico.
Per chi volesse sperimentare l'avventura della saponificazione, ecco la ricetta per fare un sapone emolliente ed antinfiammatorio, adatto alle pelli più sensibili e delicate, arrossate e screpolate..................un sapone alla camomilla.

Ingredienti (per circa 1800 gr. di sapone "secco"):
  • 1000 gr. di olio extravergine di oliva
  • 250 gr. di olio di cocco
  • 150 gr. di olio di ricino
  • 100 gr. di burro di karitè

  • 450 gr. di infuso di camomilla
  • 204 gr. di soda caustica

  • 20 gr. di oleolito di calendula
  • 25 gr. di oleolito di camomilla
  • 8 gr. di fiori di camomilla
  • 6 gr. di farina di riso
  • 40 gocce di olio essenziale di camomilla romana
  • 20 gocce di olio essenziale di lavanda

Per prima cosa preparare un infuso di camomilla piuttosto concentrato, con circa 500 ml. di acqua e lasciarlo raffreddare completamente a temperatura ambiente.

Quando l'infuso è completamente freddo, preparare l'area di lavoro con tutto il necessario: una bilancia di precisione, recipienti in plastica dura, guanti di gomma, occhialini, un frullatore ad immersione, cucchiai di legno, un termometro tipo quelli da cucina, forme per colare il sapone (contenitori in tetrapack, vaschette del gelato, stampi in silicone, ecc.), pellicola da cucina, una vecchia coperta.

Indossare quindi i guanti e gli occhiali e procedere a pesare l'esatta quantità di infuso in un boccale di plastica dura dalla capacità di circa 500 ml. (se la quantità di infuso si fosse ridotta troppo, aggiungere acqua fino al raggiungimento di 450 gr.).In un altro bicchiere di plastica dura pesare l'esatta quantità di soda. Mettere per sicurezza il boccale contenente l'infuso all'interno del lavandino o di un catino e, lentamente, versare la soda dentro l'infuso, mescolando con una paletta o un cucchiaio di plastica.


La soluzione di soda ed infuso raggiungeranno una temperatura molto elevata, intorno agli 80°, prestare quindi molta attenzione anche a non respirare i vapori prodotti.
Lasciare ora raffreddare la soluzione con la soda e nel frattempo pesare, all'interno di una pentola in acciaio, la quantità esatta di olii e burro.


Misurare con il termometro la temperatura della soluzione con la soda e quando questa ha raggiunto circa 55°, iniziare a scaldare gli olii sul fornello, a fuoco dolce. Controllare spesso la temperatura degli olii, che non devono scaldarsi troppo, ma raggiungere la temperatura di 45° circa.

Nel frattempo che gli olii si scaldano, preparare in una ciotolina gli ingredienti aggiuntivi che andremo ad aggiungere nella fase di nastro (oleoliti, farina di riso ed olii essenziali). Pesare a parte anche la giusta quantità di fiori di camomilla e mettere da parte.


Quando gli olii avranno raggiunto la giusta temperatura, circa 45°, togliere la pentola dal fuoco e versarli in un contenitore di plastica dura, abbastanza capiente da contenere gli olii e la soda e lasciare anche un certo spazio che permetta la frullatura. 



A questo punto controllare la temperatura della soda e, se ha raggiunto la temperatura di circa 45° (olii e soda devono essere alla stessa temperatura), versarla lentamente dentro gli olii, mescolando con un cucchiaio di legno o di plastica.

Dopo una prima amalgamata con il cucchiaio, iniziare a frullare con il frullatore.




Vedrete che il tutto si opacizzerà e comincerà ad assomigliare ad una crema. 




Ad un certo punto vedrete che, alzando il frullatore, la pasta che cadrà resterà un attimo in superfice prima di affondare.....questa è la cosiddetta fase di nastro, quella fase in cui si versano i nutrienti aggiuntivi, i pigmenti e gli olii essenziali.
Aggiungere quindi gli ingredienti preparati in precedenza dentro la pasta di sapone


 e mescolare con cura.



Quando il tutto sarà ben amalgamato, aggiungere anche i fiori di camomilla e mescolare per incorporarli omogeneamente.


A questo punto non resta che versare il sapone negli stampi prescelti. Io ho usato uno stampo in legno autocostruito (da mio marito :-)) ed uno in silicone, ma andranno benissimo anche dei cartoni in tetrapack o delle vaschette in plastica del gelato o i contenitori della margarina. L'importante è che siano di plastica morbida che permettano successivamente l'estrazione del sapone.


Ricoprire quindi gli stampi con pellicola da cucina e poi con una vecchia coperta, per mantenere il calore, che permetterà di continuare il processo di saponificazione. 

Lasciare il sapone negli stampi al caldo per 2 giorni, dopodichè estrarlo ed appoggiarlo su un piano.


Procedere infine al taglio del sapone (se si sono utilizzati singoli stampi non ci sarà bisogno di tagliarli).




Io ho utilizzato un'apposita taglierina (sempre autocostruita da mio marito) ed una speciale lama per creare l'effetto ondulato, ma si potrà utilizzare anche un semplice coltello con la lama piuttosto lunga e rigida.


L'ultima operazione da effettuare è quella di mettere i saponi ad asciugare sopra una griglia, in maniera che respirino e si possano seccare.




I saponi dovranno stagionare per almeno 30 giorni prima di poter essere utilizzati, ma l'ideale è una stagionatura di 45-50 giorni......il sapone fatto in casa migliora con il tempo!

Ed ecco il vostro sapone autoprodotto.......fatemi sapere com'è andata :-)

Con questo post partecipo al Linky Party di Primavera di De Petits Coins


Con questo post partecipo al contest per il 3° compliblog di Gocce d'Aria




27 commenti:

  1. Ehm...non so se ci proverò! Sei davvero bravissima!!

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    1. Grazie!
      Dai, dai, prova........vedrai che ti piacerà!
      Ciao
      Serena

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  2. Prima o poi mi farai davvero venire voglia di provarci....intanto ti leggo con ammirazione! =)
    E ti chiedo anche: l'attrezzatura, cioè ciotole, pentole, frullatore, ecc..., deve essere utilizzata solo per fare i saponi, o si può poi riutilizzare per cucinare?
    Grazie.
    Daniela

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    1. Ciao Daniela,
      tutta l'attrezzatura è meglio dedicarla solo a fare il sapone, ma basta utilizzare vecchie cose....io utilizzo una vecchia pentola un po' ammaccata, un frullatore senza marca comprato a pochissimo, ciotole in plastica un po' rovinate che non utilizzavo più per il cibo e qualcosa recuperato anche da amici e parenti....
      Spero veramente di riuscire a farti venire la voglia di provarci, perchè con la tua fantasia e creatività faresti sicuramente dei saponi fantastici! :-)
      A presto
      Serena

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  3. grazie per essere passata su acchiappaidee Il tuo blog è davvero molto interessante divento tua follower! Se ti va di ricambiare mi farebbe piacere... Dai uno sguardo anche alla pagina facebook di acchiappaidee troverai tante idee... ciao

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    1. Ciao Francesca......io sono già tua follower.....
      Ciao, a presto
      Serena

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  4. Che bello questo sapone Serena,
    fantastica anche la tua attrezzatura, complimenti a tuo marito! :)
    Spero di riuscire a provare presto a creare il sapone!

    Un abbraccio.

    Sindel

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    1. Grazie..........riferirò i complimenti a mio marito, che gongolerà :-)
      A presto
      Serena

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  5. Mi piace... Bravissima!
    Ho visto che ti sei unità al mio sito... Meno male, altrimenti non ti avrei mai trovata!
    Adesso mi unisco al tuo... Ma non per obbligo... Ma perché mi piace!
    Bacioni e buona giornata, cris

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    1. Grazie!
      Infatti, io non capisco i followers per obbligo! Se mi piace un blog lo seguo, altrimenti no......mica possiamo essere obbligati a seguire cose che non ci piacciono, solo per ricambiare! E poi, personalmente preferisco avere meno followers, ma quelli che ci sono, che siano interessati a quello che pubblico, altrimenti non ha senso!
      Ciao Cris, buona serata
      Serena

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  6. Mamma mia che bontà!!!!

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  7. Ma dai, veramente spettacolare!
    Mai pensato di fare il sapone in casa.
    Veramente oggi ho imparato molto!
    A presto Maria

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  8. Grazie Maria!
    Io da quando ho iniziato a fare il sapone in casa, mi vengono in mente 10 mila idee e ingredienti per farne di nuovi.....purtroppo è solo il tempo che manca!
    La saponificazione dà frande soddisfazione ^_^
    A presto
    Serena

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  9. Questa è una cosa che mi piacerebbe molto provare a fare....grazie per le indicazioni dettagliate, a presto
    Gio

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    1. Ciao Gio,
      se decidi di provare......buona saponificazione!!!!
      A presto
      Serena

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  10. Mai fatto.. ma devo farti i complimenti! E grazie infinite per la preziosa spiegazione..
    Un saluto e brava!

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  11. Bellissima ricetta per un sapone delicato, piacerebbe sicuramente anche alle bimbe! Grazie per aver deciso di portarla al contest.

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    1. Grazie a te!
      Sì, infatti è proprio un sapone pensato anche per i bimbi!
      A presto
      Serena

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  12. Bellissima ricetta! Posso chiederti però come fare per essere sicure di non aver ottenuto un sapone caustico? oltre a pesare bene gli ingredienti

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    1. Il sapone quando è caustico "pizzica" sulla pelle. Volendo si può anche misurare il ph con le apposite strisce, ma puoi stare certa che se pesi correttamente gli ingredienti è impossibile che ti venga un sapone caustico.....ovviamente usando gli stessi olii e le stesse quantità della ricetta. Perchè ogni tipo di olio ha un suo coefficiente di saponificazione a seconda del quale calcolare la quantità di soda e poi si calcola anche uno "sconto" di soda proprio per rendere il sapone più dolce sulla pelle, perciò è importante attenersi alle ricette oppure creare nuove ricette calcolando attentamente le quantità di soda in base ai tipi di olii scelti anche usando le molte tabelle presenti in rete.
      Ma prima di formulare nuove ricette è bene documentarsi ovviamente......con manuali o su internet...
      Secondo me, come prima volta, è bene partire dal classico sapone di marsiglia...olio di oliva, soda e acqua....
      Fammi sapere
      Ciao
      Serena

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    2. Grazie mille! Mi preoccupava un sacco questo aspetto...ora sono più tranquilla. Ho sempre paura a maneggiare cose che non conosco bene. Inizierò col sapone di marsiglia allora! Per caso mi sapresti anche indicare un buon sito o negozi in cui acquistare a buon prezzo e con prodotti di qualità? Grazie mille per la disponibilità!

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    3. Effettivamente con la soda caustica è bene fare molta attenzione; se non maneggiata correttamente è molto pericolosa!
      Io tutti gli ingredienti cosmetici li acquisto su Aroma Zone (www.aroma-zone.com) mi trovo benissimo, ha un vasto assortimento di prodotti naturali e quasi tutti sono biologici e ci sono confezioni di varie dimensioni per ogni esigenza.
      Ciao.....buon sapone ^_^
      Serena

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  13. Grazie mille, sei stata gentilissima!

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    1. E' un piacere condividere quello che ho imparato con chi è interessato a fare il sapone.......credo sia uno di quegli antichi saperi che meritano di essere divulgati......

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    2. Lo penso anch'io! Ora oltre a dedicarmi alle mie amate perline comincerò anche coi saponcini! Grazie!

      A presto,

      AriCreations

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