domenica 5 luglio 2015

Io lo so fare

Oggi vi voglio parlare di un libretto molto bello, un piccolo manuale di fai da te ecologico che vale molto di più del suo piccolo prezzo di vendita!

Il libretto di cui vi parlo è una piccola guida all'autoproduzione creativa, si tratta di  "Io lo so fare" di Marinella Correggia.

Una piccola guida nelle dimensioni ma un grande e prezioso strumento di libertà ed autonomia, per chi vuole riappropriarsi della cultura del "saper fare", non come passatempo, ma come piacere personale, dovere eco-sociale per coltivare una sana indipendenza dal mercato e dalla società dei consumi.

Una guida all'autoproduzione creativa, dal cibo ai vestiti, dai prodotti di bellezza alla cancelleria, dall'energia ai più svariati oggetti di uso quotidiano, oltre a numerosi consigli per combattere gli sprechi, risparmiare energia e consumare meno e meglio.

L'introduzione di Francesco Gesualdi, "L'indipendenza del fare" è molto interessante e vale certamente la pena di essere letta. Eccone uno stralcio:

"Se vivessimo in un sistema normale, pensato per servire i bisogni della gente, non esisterebbero i supermercati e produrremmo molte più cose da soli. Ma la normalità non è più di questo mondo perchè un morbo si è impadronito dei potenti facendo sprofondare l'intera società nella follia. Il morbo si chiama "sindrome ossessiva da crescita" e si manifesta con l'istinto a produrre e a buttare in un crescendo continuo. Il tutto per soddisfare un'altra mania, che poi è alla base di tutto, il desiderio irrefrenabile di ampliare le vendite in vista di profitti crescenti. Mentre la follia continua a spadroneggiare come se fosse il migliore dei mondi possibili, i segni della degenerazione si registrano ovunque.
L'acqua scarseggia, la capacità di rigenerazione dei pesci non regge il ritmo di pesca, i pozzi di petrolio si stanno prosciugando e mentre si programma di affamare milioni di esseri umani con l'idea di trasformare il cibo in carburante, divampano guerre per assicurarsi il controllo delle ultime risorse rimaste. Intanto i rifiuti si accumulano e nel tentativo disperato di eliminarli li bruciamo producendo diossina, nanoparticelle e altre sostanze cancerogene, senza parlare della famigerata CO2, che ormai ha raggiunto livelli tali da avere compromesso il clima e molti altri equilibri naturali.
...........il sistema non si ferma di fronte al disastro annunciato e imperterrito continua a gridare "crescita o morte" non curante di aver raggiunto le dimensioni del pachiderma che non riesce neanche più a muoversi.
........a più rifiuti contrappone più inceneritori, a più malati più farmaci, a più inondazioni più muri di contenimento.
Non è chiaro se riusciremo ad uscire da questo gioco perverso, ma se una possibilità c'è, si trova nelle mani di chi ha aperto gli occhi, il lavoro da svolgere è enorme, il sistema non si rivoluziona in un giorno.....serve informazione e la denuncia per diffondere la conoscenza che motiva l'azione. Serve la mobilitazione popolare per ottenere dalla politica nuove regole e le piccole trasformazioni che possono delineare un'inversione di marcia. Serve la riflessione collettiva per tracciare un nuovo orizzonte e indicare come può funzionare un nuovo sistema non più orientato verso la crescita. Oggi il sistema è in una botte di ferro non solo perchè le imprese sono sul ponte di comando, ma perchè si è radicata l'idea che la crescita ha poteri salvifici. C'è la disoccupazione? Serve più consumo. I salari sono più bassi? Serve più produttiività. C'è disuguaglianza? Serve più ricchezza da distribuire. C'è carenza di servizi pubblici? Serve più gettito pubblico.
......non possiamo limitarci alla critica del presente, ma dobbiamo proiettarci nel futuro usando al tempo occhiali per vedere lontano e vicino. Serve il binocolo per scrutare l'orizzonte di un'altra economia, organizzata all'insegna della sobrietà e serve la lente per mettere a fuoco i percorsi del presente e imprimere una sterzata.
Ma l'impegno politico non deve farci dimenticare la dimensione personale. E' importante assumere da subito comportamenti coerenti, non foss'altro perchè la testimonianza ha una grande forza di persuasione.
......Come mostra questa piccola guida, spesso si tratta di iniziative semplici, ma di grande portata. Bevendo acqua del rubinetto, usando detergenti leggeri, andando in bicicletta, coltivando la nostra insalata, preparando le nostre marmellate, risparmiamo petrolio per i trasporti, produciamo meno anidride carbonica, evitiamo imballaggi, produciamo meno rifiuti. Prove tecniche di sostenibilità, ma anche di economia fuori mercato, l'economia del fai da te che riducendo la dipendenza dal denaro libera dalla schiavitù del lavoro dipendente.
.....In fondo interrompere la spirale della crescita non è poi così difficile: basta smettere di pensare con la testa del mercante e tornare a ragionare con la nostra."

Questa è quindi una guida per riappropriarsi della saggezza del fare, del saper costruire da sé il necessario e allo stesso tempo non acquistare ciò che è superfluo, per coltivare la propria indipendenza, smettendo di essere consumatori passivi incastrati nel perverso ingranaggio della civiltà dei consumi!

Oltre al piacere personale che ci regala, l'autoproduzione è anche un dovere eco sociale perchè consumare meno e meglio e produrre di più in prima persona ci fa fare un passo avanti verso il superamento di un sistema di produzione ed un consumo ingiusto e distruttivo.
L'autoproduzione, che ci permette di sganciarci almeno parzialmente dal sistema, ha ancora più valore se utilizza materie prime a carattere ecologico, se riutilizza materiali usati e se la realizzazione prevede processi il più possibile manuali e non inquinanti.

In questa guida troverete molti consigli ed indicazioni di vario genere, con segnalazioni di interessanti siti web.

Troverete indicazioni per produrre alimenti anche senza terra, sul balcone, negli orti cittadini condivisi e per coltivare germogli.

Troverete la ricetta del pane cotto al sole, del dentifricio in polvere, del deodorante al bicarbonato ed olii essenziali e del detersivo per i piatti.

Troverete le indicazioni per fare il sapone e per costruire la cucina solare portatile, per creare buste con fogli di giornali e riviste e per fare la colla di riso, per fare l'inchiostro con l'orzo e con le bacche di sambuco.

Troverete anche consigli ed idee per fare le borse in tela per la spesa riutilizzando stoffe avanzate, vecchie camicie o vecchie gonne, oppure per creare sacchetti regalo con le maniche delle vecchie camicie o gioielli vegetali utilizzando bacche, noccioli e resine.

Troverete anche le giuste indicazioni per utilizzare gli scarti organici creando il fertilizzante per eccellenza, il compost....anche sul balcone!

Insomma, un piccolo libro ma di grande portata!

 

24 commenti:

  1. Molto interessante, sul recupero e riuso credo di essere a buon punto…mentre sull'autoproduzione ho ancora molto da imparare…credo che lo comprerò, grazie della recensione!
    Buona giornata
    Carmen

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    1. Grazie Carmen!
      Credo che in ambito di autoproduzione ci sia sempre da imparare........non si finisce mai di scoprire tutto ciò che si può autoprodurre :-).....è un percorso in continua espansione, peccato che spesso manchi il tempo!
      Ciao, buonanotte
      Serena

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  2. Ciao Serena, ottimo articolo per un ottimo spunto di riflessione. La società dei consumi sta trascinando tutto e tutti in un baratro profondo. La psicosi da "acquisto" ha superato ormai ogni aspettativa e ciò che è peggio non è il benessere creato da tanto consumismo, bensì nettamente il contrario. Le multinazionali detengono il potere e la supremazia di controllo su ogni bisogno materiale, anche il più stupido ed inutile (la lista è molto lunga). Non ci si accorge che tutte le abitudini comuni sono state schiavizzate da un soddisfacimento puro e momentaneo che non ha nessuna utilità, anzi crea divisioni e depressioni. Gli estremismi sono ovunque ma molto destramente nascosti e mistificati da chi crede e persegue l'illusione della crescita infinita, ovvero una tragica follia autodistruttiva. E come al solito chi paga duramente per questi tragici errori sono sempre loro, i più deboli ed indifesi: gli Animali.

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    1. Grazie Roberto!
      Dici bene, ormai acquistare sempre di più è una psicosi! Se ci fermassimo un attimo a capire se davvero ci serve ciò che vogliamo acquistare ed eventualmente se possiamo autoprodurcelo, saremmo decisamente meno schiavi di questo perverso sistema consumistico che ci fa lavorare sempre più lasciandoci sempre meno tempo libero per VIVERE!
      E ovviamente, come dici tu, tutto questo porta allo sfruttamento dei più deboli, umani e non......
      Credo che però, anche se lentamente, siamo sulla strada del giusto cambiamento.....sempre più persone sono attente al proprio impatto nel Mondo :-)
      Buonanotte
      Serena

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  3. Grazie per le utilissime informazioni. Buona settimana. Tina

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    1. Grazie a te Tina per esser passata di qui :-)
      Buonanotte
      Serena

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  4. Risposte
    1. Grazie Elena :-)
      Buonanotte
      Serena

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    2. Grazie di essere passata nel mio blog, mi ha fatto moltissimo piacere trovare un tuo commento

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  5. ... quello descritto è esattamente lo stile di vita migliore che l'uomo potrebbe raggiungere; dopo anni di "tutto si può comprare con i soldi" la maggior parte delle persone non è più in grado ( o crede di non essere in grado ... ) di provvedere ai propri bisogno con poche e semplici cose.
    Grazie per la segnalazione di questo testo interessante.
    Un saluto.

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    1. Hai detto bene.....crede di non essere in grado, ma con un po' di impegno e voglia di indipendenza ed autosufficienza si riesce ad autoprodursi tantissime cose, senza doverle acquistare!
      Grazie a te per la visita :-)
      Buonanotte
      Serena

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  6. Ciao Enjoy Life bel post simpatico libretto, molto interessante e che invita al giusto uso delle cose ed al bando degli sprechi
    Bella idea - mi piacerebbe poterlo comprare ......
    Il tema trattato mi pare sia ampio e tratti di tutte cose molto utili ed importanti.
    Ti ho appena votato in Net Parade - spero che vorrai dare un votino al Rifugio http://www.net-parade.it/cgi-bin/votazione.aspx?utente=maramaya in cambio.
    Buona continuazione di settimana

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    1. Ciao,
      certo che ti voto, ma perchè trovo il tuo sito carino, non perchè mi hai votata tu :-)
      Buona settimana anche a te!
      A presto
      Serena

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  7. Ma che bella idea cara Serena.
    lo comprerò di sicuro.
    Amo molto il riciclo e mi piacerebbe molto anche imparare ad autoprodurre.
    Grazie per la dritta ed un abbraccione Maria

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    1. Grazie Maria!
      Già, secondo me l'autoproduzione e il riciclo sono indispensabili per chi non vuole "pesare" troppo sul nostro bel Pianeta :-)
      Un caro saluto, buona domenica
      Serena

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  8. Un interessante contenitore di stimoli creativi. Grazie Serena per averlo segnalato. a presto

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  9. Ciao!
    Sono nuova da queste parti ma ho adocchiato subito questo blog :)
    E' vero, non abbiamo affatto bisogno di tutto quello che ci propinano. Una società di consumi si basa proprio sui falsi bisogni e libri come questo aiutano ad aprire gli occhi.
    A presto e buona serata :)

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    1. Ciao Clara, benvenuta!
      Già, libretti come questo sono piccole pillole di consapevolezza! :-)
      Buonanotte
      Serena

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  10. Adoro i libri di questa collana! Della stessa autrice e collana ho letto anche 'Il cuoco leggero, manuale per un cibo ecologico, solidale e nonviolento quotidiano'. Sono libricini economici, veloci da consultare e zeppi di idee utili :-)))

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    1. Sì, anche io ho letto "Il cuoco leggero"....ricco di spunti molto interessanti! Carinissimi i nomi di alcune ricette :-)
      Della stessa autrice ho acquistato anche "diventare come balsami" della Sonda ma non l'ho ancora letto...

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  11. E non posso che essere pienamente d'accordo con la filosofia di questo manuale!
    Grazie per la segnalazione. =)
    Dani

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    1. Sì, infatti....questo è proprio il manuale che ti piacerebbe!!!

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